BASSANO - Nei giorni scorsi i militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Bassano del Grappa hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Vicenza, in relazione ad indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Vicenza nell’ambito dell’operazione denominata Lucky Flats. Il sequestro ha consentito di cautelare beni del valore di 320.000 euro ed ha riguardato conti correnti bancari ed immobili riconducibili a F.C. 48enne di Bassano del Grappa (VI) e M.M. 52enne di Riese Pio X (TV), coinvolti nella gestione di fatto di una società a responsabilità limitata e di tre ditte individuali.
L'operazione di polizia economico-finanziaria Lucky Flats, già nel mese di marzo, era sfociata nell'arresto, ai domiciliari, degli indagati, per il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti. Le successive indagini hanno individuato il profitto del reato conseguito da F.C. ed M.M. quali reali amministratori di quattro imprese cartiere, prive di qualsivoglia capacità operativa, dedite all’emissione sistematica di fatture per operazioni inesistenti.
Sono stati così sequestrati conti correnti riconducibili alle imprese cartiere, nonché 31.850 euro già rinvenuti in contanti presso l’abitazione di M.M. e anche la quota parte di un’immobile intestato a quest’ultimo. Inoltre, sono stati posti sotto sequestro due appartamenti, formalmente intestati ad una società di persone il cui liquidatore è uno dei prestanome titolari delle imprese cartiere, ma in realtà nella disponibilità di F.C.
Il sequestrio preventivo dei beni è finalizzato alla confisca, che sarà obbligatoria nel caso in cui il procedimento penale si concluda con la condanna degli indagati.
Ultimo aggiornamento: 12:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'operazione di polizia economico-finanziaria Lucky Flats, già nel mese di marzo, era sfociata nell'arresto, ai domiciliari, degli indagati, per il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti. Le successive indagini hanno individuato il profitto del reato conseguito da F.C. ed M.M. quali reali amministratori di quattro imprese cartiere, prive di qualsivoglia capacità operativa, dedite all’emissione sistematica di fatture per operazioni inesistenti.
Sono stati così sequestrati conti correnti riconducibili alle imprese cartiere, nonché 31.850 euro già rinvenuti in contanti presso l’abitazione di M.M. e anche la quota parte di un’immobile intestato a quest’ultimo. Inoltre, sono stati posti sotto sequestro due appartamenti, formalmente intestati ad una società di persone il cui liquidatore è uno dei prestanome titolari delle imprese cartiere, ma in realtà nella disponibilità di F.C.
Il sequestrio preventivo dei beni è finalizzato alla confisca, che sarà obbligatoria nel caso in cui il procedimento penale si concluda con la condanna degli indagati.