BASSANO. Bella, brava e simpatica. Camilla Lackbeg, la scrittrice svedese autrice dei romanzi che hanno per protagonisti Erica Falck e Patrik Hedstrom, pubblicati in oltre sessanta paesi, con venti milioni di copie vendute nel mondo, ha entusiasmato il numeroso e straripante pubblico dei suoi lettori accorsi alla libreria di Palazzo Roberti per la presentazione del suo nuovo romanzo «La strega».
Solita l’ambientazione, nel piccolo paese di Fjallbacka, meno di mille abitanti, 165 km da Oslo, dove Camilla è cresciuta prima di trasferirsi a Stoccolma. «Temevo la reazione dei miei compaesani all’esordio del primo romanzo «La principessa di ghiaccio» - ha ricordato la scrittrice, - ma invece è stato accolto con grande entusiasmo e con il passare del tempo non sono pochi quelli che gradirebbero l’ambientazione nella loro casa. Vengono molti turisti a visitare Fjallbacka e ricordo un gruppo di stranieri che, intenti a investigare sui luoghi dei miei romanzi, incrociandomi non mi hanno nemmeno riconosciuta».
Nell’ultimo romanzo «La strega» c’è anche un collegamento con Ingrid Bergman, «un’attrice molto amata a Fjallbacka, dove molto spesso passava del tempo nella casa che aveva su un’isola e tutti gli abitanti venivano coinvolti nelle gare in barca. Sono molto legata ad una foto che mi vede in fasce in braccio a Ingrid Bergman».
I personaggi che sono i protagonisti anche dell’ultimo romanzo, Erica e Patrik, «sono cresciuti con me, romanzo dopo romanzo ed in loro ho trasmesso anche molte emozioni e molte vicende legate alla mia vita, come a quella di tante persone che hanno dei figli. Inizialmente volevo una protagonista femminile Erica, single e non era prevista la polizia. Ma poi con l’evolversi delle vicende narrative era evidente che non ci poteva essere un poliziesco senza la polizia ed anche fra Erica e il poliziotto o è sbocciata una storia d’amore, che continua da quindici anni».
Camilla, visibilmente soddisfatta dall’accoglienza bassanese, prima di passare ad autografare i libri di una interminabile fila di lettori, non ha rinunciato alla moda del momento di filmare con il suo cellulare la festante platea che la appladiva.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Solita l’ambientazione, nel piccolo paese di Fjallbacka, meno di mille abitanti, 165 km da Oslo, dove Camilla è cresciuta prima di trasferirsi a Stoccolma. «Temevo la reazione dei miei compaesani all’esordio del primo romanzo «La principessa di ghiaccio» - ha ricordato la scrittrice, - ma invece è stato accolto con grande entusiasmo e con il passare del tempo non sono pochi quelli che gradirebbero l’ambientazione nella loro casa. Vengono molti turisti a visitare Fjallbacka e ricordo un gruppo di stranieri che, intenti a investigare sui luoghi dei miei romanzi, incrociandomi non mi hanno nemmeno riconosciuta».
Nell’ultimo romanzo «La strega» c’è anche un collegamento con Ingrid Bergman, «un’attrice molto amata a Fjallbacka, dove molto spesso passava del tempo nella casa che aveva su un’isola e tutti gli abitanti venivano coinvolti nelle gare in barca. Sono molto legata ad una foto che mi vede in fasce in braccio a Ingrid Bergman».
I personaggi che sono i protagonisti anche dell’ultimo romanzo, Erica e Patrik, «sono cresciuti con me, romanzo dopo romanzo ed in loro ho trasmesso anche molte emozioni e molte vicende legate alla mia vita, come a quella di tante persone che hanno dei figli. Inizialmente volevo una protagonista femminile Erica, single e non era prevista la polizia. Ma poi con l’evolversi delle vicende narrative era evidente che non ci poteva essere un poliziesco senza la polizia ed anche fra Erica e il poliziotto o è sbocciata una storia d’amore, che continua da quindici anni».
Camilla, visibilmente soddisfatta dall’accoglienza bassanese, prima di passare ad autografare i libri di una interminabile fila di lettori, non ha rinunciato alla moda del momento di filmare con il suo cellulare la festante platea che la appladiva.
