VICENZA - Si chiama Emi, ha 17 anni e abita in una casa famiglia. Frequenta una scuola alberghiera e nel fine settimana lavora come barista.
E ha una carica speciale. E' la sindaca del Villaggio Sos di Vicenza, struttura di accoglienza destinata a famiglie e bambini in difficoltà. E' stata eletta dagli ospiti del centro in occasione di un soggiorno in montagna, a Folgaria, in Trentino. Il suo programma? Degno di quello di un politico navigato: «Ascoltare i bisogni e i desideri dei ragazzi».
Emi ha già preso sul serio l'impegno che le è stato affidato. In questi giorni, raccontano in viale Trieste, gira il parco del complesso con un taccuino dorato e una penna fucsia in mano per prendere appunti. Per la campagna elettorale la sindaca si è confrontata con la sua educatrice. «Mi ha aiutata a mettere in ordine di importanza le richieste che mi sono arrivate», spiega.
La sua prima azione sarà sistemare la segnaletica dei campi di calcio e da basket dove giocano i giovani. «Ho proposto di fare delle gite, sia culturali che divertenti, perché abbiamo età ed esigenze diverse», aggiunge. Infine una promessa: «Ciascuno potrà venire da me per parlare di desideri o aspetti problematici, e io farò da portavoce».
© RIPRODUZIONE RISERVATA E ha una carica speciale. E' la sindaca del Villaggio Sos di Vicenza, struttura di accoglienza destinata a famiglie e bambini in difficoltà. E' stata eletta dagli ospiti del centro in occasione di un soggiorno in montagna, a Folgaria, in Trentino. Il suo programma? Degno di quello di un politico navigato: «Ascoltare i bisogni e i desideri dei ragazzi».
Emi ha già preso sul serio l'impegno che le è stato affidato. In questi giorni, raccontano in viale Trieste, gira il parco del complesso con un taccuino dorato e una penna fucsia in mano per prendere appunti. Per la campagna elettorale la sindaca si è confrontata con la sua educatrice. «Mi ha aiutata a mettere in ordine di importanza le richieste che mi sono arrivate», spiega.
La sua prima azione sarà sistemare la segnaletica dei campi di calcio e da basket dove giocano i giovani. «Ho proposto di fare delle gite, sia culturali che divertenti, perché abbiamo età ed esigenze diverse», aggiunge. Infine una promessa: «Ciascuno potrà venire da me per parlare di desideri o aspetti problematici, e io farò da portavoce».