I droni acquatici vanno in soccorso del lago infestato dalle alghe

Martedì 28 Agosto 2018 di Roberto Cervellin
Due droni acquatici hanno monitorato lo stato di salute del lago di Fimon
ARCUGNANO - C'era una volta il drone volante. Ora c'è quello acquatico. Impermeabile e in grado di galleggiare.

Due apparecchi sono stati sperimentati sul lago di Fimon, bacino ai piedi dei colli Berici periodicamente infestato da alghe, ninfee e altre piante. Protagonista dell'operazione, il dipartimento di informatica dell'Università di Verona che, con Arpav, ha testato 2 droni nati con lo scopo di monitorare i laghi.

Dotati di sonde, hanno misurato parametri chimico-fisici dell'acqua come temperatura e ossigeno disciolto. Uno di questi ha anche navigato nello specchio, nonostante la presenza della vegetazione. «I risultati appaiono buoni e pertanto si proseguirà con la sperimentazione», hanno fatto sapere i tecnici. Sì perché entrambi i dispositivi lavorano e visualizzano i dati in tempo reale tramite tablet e smartphone.

Dagli studi effettuati dall'università di Parma, è emerso che i nutrienti responsabili della proliferazione delle erbe derivano dall'accumulo di sostanze quali azoto e fosforo. La colpa? Per Renzo Segato, consigliere provinciale delegato alle risorse idriche, è di un depuratore dismesso 15 anni fa, delle vasche per il trattamento dei liquami e della concimazione dei terreni.
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