Il Comune parte civile contro i 7 vandali del raid in centro

Mercoledì 6 Giugno 2018 di Vittorino Bernardi
Il monumento ai Carabinieri ripulito

SCHIO - Il Comune di Schio intende costituirsi parte civile contro i sette vandali che tra le 2 e le 3 di lunedì con una bomboletta spray di colore bianco hanno compiuto un raid vandalico, lordando, anche con offese e disegni osceni, un’imposta del Caffé Roma di via Carducci, due vetrine del Center Shopping di galleria Plaza di piazza Almerico da Schio, cinque auto in sosta lungo via Baratto, alcune strutture dello Skatepark di via XXIX Aprile e il monumento dedicato all’Arma dei Carabinieri eretto il 21 novembre 2015 nella rotatoria tra via Baratto e via Rompato.

I militari del maggiore Vincenzo Gardin chiamati da un paio di testimoni hanno bloccato in strada e identificato i 7 vandali, in età dai 17 ai 23 anni residenti tra Schio e Santorso, prima che rientrassero nelle loro case. Sono stati denunciati: uno è minorenne e italiano, gli altri sei (due le ragazze) stranieri africani di seconda generazione. È arrabbiato il sindaco Valter Orsi. «Come amministrazione comunale abbiamo chiesto ai carabinieri i nominativi dei sette vandali, contro i quali intendiamo costituirci parte civile per ottenere un risarcimento per i danni provocati ai beni pubblici». Servirebbero pene severe anche per l’oltraggio al monumento ai Carabinieri. «All’Arma abbiamo conferito la cittadinanza onoraria di Schio, quindi lo sfregio al monumento è doppio. Confido nel nuovo governo nazionale che possa dare ai sindaci la possibilità di agire direttamente in casi del genere: personalmente manderei i sette vanadali a pulire gratuitamente per 3 mesi il verde pubblico». Il monumento, imbragato lunedì mattina per coprire i disegni osceni (due svastiche e un fallo, ieri è stato ripulito.
 
 

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