Trentaquattrenne in coma dopo il parto: medici sotto processo

Venerdì 29 Giugno 2018
Trentaquattrenne in coma dopo il parto: medici sotto processo
VICENZA – È in corso a Padova davanti al giudice Bitozzi un processo che deve fare piena luce su una tragedia che si è consumata il 28 aprile 2016 all’ospedale patavino, scelto dalla signora Elena, 34 anni di Vicenza, per dare alla luce il suo primogenito. Come riporta il Giornale di Vicenza dopo il parto cesareo con anestesia generale, perché soffriva di un restringimento delle vie aeree, la giovane donna non è più riuscita a respirare ed è rimasta senza ossigeno per almeno 20 minuti. Un tempo “killer” che ha provocato nella neomamma danni cerebrali gravissimi.

Da allora Elena è in coma, da tempo è stesa su un letto di una struttura specializzata a Campodarsego (Pd). Il figlio di due anni che non ha mai sentito la voce della mamma e non ha mai provato le sue carezze vive con il papà nell’hinterland di Vicenza. Per evitare rischi i medici prima del parto avevano deciso di sottoporre la donna a tracheostomia per consentirle di respirare correttamente durante il cesareo, ma tale operazione è stata compiuta soltanto dopo la nascita del bimbo.

Secondo la procura di Padova che si è occupata del caso la responsabilità del dramma è di due anestesiste che ora sono sotto processo per lesioni gravissime: Antonella Dal Palù di 61 anni e Graziella Pengo di 57, entrambe di Padova. Sono accusate dal pm Roberti di avere provocato la lunga anossia (mancanza di ossigeno). La perizia d’ufficio eseguita dal prof. Carlo Moreschi avrebbe individuato precise responsabilità per le due anestesiste che intervennero in ritardo rispetto alle necessità. Il marito il padre di Elena chiedono giustizia e non vendetta perché un simile dramma non si ripeta. Le due imputate si difendono, assicurando di avere agito in correttezza. Il processo riprenderà in settembre.
 
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