Chicca Macchi lascia Schio dopo 11 anni con un'affettuosa lettera ai tifosi

Sabato 26 Maggio 2018 di Vittorino Bernardi
Chicca Macchi il 13 maggio 2018 festeggia lo scudetto

SCHIO – Era nell’aria da qualche giorno ed è arrivata la notizia per i tifosi della Pallacanestro femminile Famila: dopo 11 stagioni intense e costellate di tantissime vittorie Laura “Chicca” Macchi ha deciso di lasciare Schio. La giocatrice, un simbolo dello sport femminile italiano, che ieri l’altro ha festeggiato le 39 candeline ha voltato pagina per giocare la prossima stagione (non è ancora ufficiale) a Napoli. Chicca nel giorno del suo addio alla piazza di Schio ha scritto un’affettuosa lettera ai tifosi.

«Ecco questa sono io. Con questo sorriso. Così come sono arrivata, ora vado via. Solo che 10 anni fa sono entrata dalla porta del palazzo silenziosa, titubante perché, anche se consapevole della mia forza, entravo in una società vincente, formata da persone umanamente piene, ed ero io quella nuova, quella che doveva dimostrare di meritare quel posto. Ora vado via con la consapevolezza di aver speso qui i miei anni migliori, di aver dato la mia gioia e il mio coraggio, talvolta la mia pazzia. Sono entrata ragazza e ne esco donna. Con tutti i miei pregi e i miei difetti. Lascio una famiglia. Il presidente Marcello Cestaro, la società, le persone e una città intera alla quale rimarrò legata a vita! Non mento quando dico che vado via con la morte nel cuore, avrei sognato un finale diverso per “noi”, ma la vita è bella anche per questo, non puoi mai dare nulla per scontato. Sarebbe troppo riduttivo dire che vorrei ringraziare tutti quelli che sono stati a contatto con me, che mi hanno applaudito nelle gioie e sostenuto nei momenti di difficoltà, ma è una cosa alla quale tengo particolarmente. Ho la sicurezza che vi porterò sempre nel mio cuore, voi tutti siete stati la mia seconda famiglia, mai e poi mai potrò dimenticare il boato dopo il canestro rovesciato di gara5 scudetto 2015 (a 3” dalla fine per il 69-66 su Ragusa ndr). Grazie Schio per quello che abbiamo vissuto insieme. Perché siamo sempre stati in campo insieme. Perché siete stati parte della mia vita. Con uno sconfinato affetto. Chicca». 
 

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