BASSANO - Psicosi bomba o allarme di routine. Ma in via Beata Giovanna sono arrivati poliziotti, vigili del fuoco e sono stati chiamati gli artificieri. Per fortuna poi si è dimostrato un falso allarme. Ma via Beata Giovanna, in pieno centro storico, in serata è stata blindata. All'altezza del civico 84, non lontano dalle suore di Gaetana Sterni, i residenti avevano segnalato la presenza di una valigetta sospetta, lasciata sul marciapiede. In una posizione per nulla usuale, non lungo il muro, ma proprio in mezzo.
Di colore grigio, con i bordi neri e gli angolari rinforzati, la valigia faceva paura. Il momento ricco di notizie di attentati e di terrorismo non ha favorito evidentemente la calma. La polizia prima di intervenire ha chiesto di diramare la notizia perché chi l'avesse dimenticata mandasse subito un segnale, per dire appunto che la valigetta in questione era di sua proprietà. Le forze dell'ordine hanno preso tutte le precauzioni del caso per mettere in sicurezza la zona.
Un paio d'ore di tensione. Nel frattempo sono giunti anche gli artificieri da Venezia. Ed è tornato sui suoi passi anche lui, il proprietario dell'antiquata ventiquattr'ore. Sceso dall'auto aveva appoggiato la valigetta sul marciapede e poi se n'era andato dimenticandosene e lasciandola lì. Ma poi è tornato a riprendersela, quando si è ricordato di lei. Un sospiro di sollievo da parte di residenti e forze dell'ordine, e magari pure qualche accidente per la serata rovinata. Hanno anche guardato dentro la mitica valigia: «C'erano solo strumenti di lavoro» spiega il commissario De Leo. Una verità banale, ma fino a poco prima parecchio stress per tutti.
Il punto della via dove è stata trovata la valigetta
Ultimo aggiornamento: 23:18
© RIPRODUZIONE RISERVATA Di colore grigio, con i bordi neri e gli angolari rinforzati, la valigia faceva paura. Il momento ricco di notizie di attentati e di terrorismo non ha favorito evidentemente la calma. La polizia prima di intervenire ha chiesto di diramare la notizia perché chi l'avesse dimenticata mandasse subito un segnale, per dire appunto che la valigetta in questione era di sua proprietà. Le forze dell'ordine hanno preso tutte le precauzioni del caso per mettere in sicurezza la zona.
Un paio d'ore di tensione. Nel frattempo sono giunti anche gli artificieri da Venezia. Ed è tornato sui suoi passi anche lui, il proprietario dell'antiquata ventiquattr'ore. Sceso dall'auto aveva appoggiato la valigetta sul marciapede e poi se n'era andato dimenticandosene e lasciandola lì. Ma poi è tornato a riprendersela, quando si è ricordato di lei. Un sospiro di sollievo da parte di residenti e forze dell'ordine, e magari pure qualche accidente per la serata rovinata. Hanno anche guardato dentro la mitica valigia: «C'erano solo strumenti di lavoro» spiega il commissario De Leo. Una verità banale, ma fino a poco prima parecchio stress per tutti.
Il punto della via dove è stata trovata la valigetta
