ROMANO D'EZZELINO - (Cs) Bomba day già concluso con esito positivo, nonostante le operazioni siano iniziate con un certo ritardo sul previsto. Gli artificieri dell'esercito giunti da Civitavecchia e Trento hanno fatto brillare l'ordigno della Grande Guerra che gli eventi atmosferici avevano fatto affiorare in Valle Santa Felicita, lungo il percorso di fondovalle che risale verso Cima Grappa. Molte le precauzioni perché si temeva sprigionamento di gas o di altre sostanze: come sempre in queste situazioni gli uomini esperti del caso adottano le massime cautele, ampliando il raggio di sgombero (era di 800 metri). Tanto più che gli ordigni della prima guerra possono essere forieri di sorprese negative, anche se di solito le sostanze pericolose evaporano col tempo.
Dopo aver riparato l'ordigno utilizzando i materiali naturali sul posto, gli artificeri l'hanno fatto brillare. Al secondo tentativo, bum!, la bomba è saltata e tutto si è concluso verso le 11. Non si trattava, come si era pensato, di una bomba a carica speciale, ma un normale ordigno di diametro 75 mm. Nelle foto artificieri e carabinieri e una bomba da una foto d'archivio.
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