ROSSANO VENETO - Il gruppo Progetto Rossano Marcon non farà da stampella all'amministrazione di Morena Martini. «Abbiamo finora votato a favore dello strumento finanziario del Comune, pur non condividendo alcune scelte, ma rispettando il voto popolare» spiegano Ezio Marcon e l'ex sindaco Gilberto Trevisan, che poi si sono differenziati nel voto sul Documento di Programmazione: contrario il primo, favorevole il secondo.
«Adesso può sembrare supponente - spiegano - la battuta "l'avevamo detto", ma il gruppetto di maggioranza consiliare della Lega Nord sta facendo lo stesso ignobile gioco del 2007, erano praticamente gli stessi, quando mandò a casa l'amministrazione Trevisan a 4 mesi dalla naturale scadenza. Quella di Rossano è una Lega che distrugge, e fin da subito si è capito che l'eccessivo protagonismo fra le due fazioni, con il sindaco Morena Martini dall'altra parte, prima Pdl, poi Ncd, avrebbe creato il baratro perché l'alleanza elettorale del 2013 era fasulla, basata su spartizioni e prevaricazioni di una parte sull'altra».
«Sorvoliamo sulla scarsa attenzione che l'organo politico, in particolare l'assessore al bilancio Paola Ganassin, ha prestato ad un importante documento programmatico - proseguono i due amministratori, riferendosi evidentemente al caso del copia e incolla tratto da Breganze sul documento programmatorio - iI problema è che questa amministrazione non è più credibile, e non merita più alcuna nostra volontà costruttiva di andare avanti e questa penosa situazione politica non fa certo il bene del paese».
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Adesso può sembrare supponente - spiegano - la battuta "l'avevamo detto", ma il gruppetto di maggioranza consiliare della Lega Nord sta facendo lo stesso ignobile gioco del 2007, erano praticamente gli stessi, quando mandò a casa l'amministrazione Trevisan a 4 mesi dalla naturale scadenza. Quella di Rossano è una Lega che distrugge, e fin da subito si è capito che l'eccessivo protagonismo fra le due fazioni, con il sindaco Morena Martini dall'altra parte, prima Pdl, poi Ncd, avrebbe creato il baratro perché l'alleanza elettorale del 2013 era fasulla, basata su spartizioni e prevaricazioni di una parte sull'altra».
«Sorvoliamo sulla scarsa attenzione che l'organo politico, in particolare l'assessore al bilancio Paola Ganassin, ha prestato ad un importante documento programmatico - proseguono i due amministratori, riferendosi evidentemente al caso del copia e incolla tratto da Breganze sul documento programmatorio - iI problema è che questa amministrazione non è più credibile, e non merita più alcuna nostra volontà costruttiva di andare avanti e questa penosa situazione politica non fa certo il bene del paese».
