Letterina di Calgaro: «Città inaridita, fate qualcosa di trasparente»
«Perfino multe per i volantinaggi»

Giovedì 29 Dicembre 2016
Paolo Calgaro
BASSANO - In città è inaridita la vita culturale e democratica. Così la pensa Paolo Calgaro, già consigliere dei verdi alla fine del secolo scorso, oppositore per storia e natura. Calgaro ha scritto una letterina a tutti i consiglieri comunali e, con l'occasione degli auguri di buon anno, ha rivolto loro alcune opinioni e ... lamentele. In sintesi: fate qualcosa perché questa città non declini, come lui sostiene di constatare con amarezza e apprensione. 

E Paolo Calgaro sintetizza alcune chicche. Il mondo studentesco (che da giovane lo ha visto protagonista), «già storico motore socio culturale, ora eterogestito o silente, è rinchiuso in istituti dalla compiuta restaurazione autoritaria». E ancora: «Gli studenti godono della considerazione dei potenziali criminali - è l'opinione di Calgaro - , con perquisizioni a catena in un centro studi militarizzato e le surreali perquisizioni proibizioniste nelle classi con tanto di cani (in effetti solo anti canapa, dato che rivotril e ketamina non odorano) e l'obbligo per i rappresentanti di classe, che sono minorenni (!) di testimoniare la correttezza dell'operazione di polizia. Incredibile e palesemente illegittimo ma non per i presidi e le autorità bassanesi». Poi aggiunge che il regolamento comunale prevede perfino multe di 58 euro per i volantinaggi davanti alle scuole, sempre che non siano patrocinati dalla amministrazione comunale», una norma che dovrebbe preservare il centro studi dalle cartacce ma ciò «è negato dall'evidenza e dallo stesso articolo che permette di volantinare su autorizzazione municipale». Una puntata velenosa anche al nuovo regolamento, nato negli anni '90 con la motivazione che quello precedente era "troppo assemblearista". Calgaro cita un volantino uscito durante la campagna referendaria, del fronte del no, in cui si fa riferimento alle multe appioppate a due volantinatori, 58 euro a cranio. «Ci fosse stata una norma del genere ai miei tempi, avrei debiti di diverse migliaia di euro» scherza l'ex consigliere.

Quindi Calgaro denuncia «l'ostracismo verso ogni tentativo di cultura e partecipazione spontanea, a favore del deserto dei soliti ovili stantii», mentre considera i consigli di quartiere «ridotti a sedi di minuscole ambizioni e riti confessionali, quando dovrebbero promuovere la partecipazione democratica, sociale e culturale di tutti gli abitanti, di qualunque fede, etnia e cultura; e non sta bene che gli spazi pubblici, già sovvenzionati da tutti noi, siano concessi solo a pagamento, a prescindere dal richiedente e se per iniziative culturali, sociali, politiche oppure commerciali o professionali; e tant'altro ancora non va bene in quanto alla partecipazione democratica a Bassano».

La letterina di Babbo Natale, o ormai della Befana, si chiude con una speranza: «Possibile ahe a tutti voi consiglieri vada bene così? Stento a crederlo. Sarebbe invece davvero un gran bel regalo se in molti voleste animare una nuova stagione di apertura partecipativa in città, proprio partendo dalle regole di base: cioè rivedendo lo statuto e i regolamenti in modo capillare, trasparente, democratizzante e condiviso attivamente con la cittadinanza». Finora risposte non pare siano arrivate. Forse dopo le Feste? In ogni caso Calgaro qualche idea di tornare a fare politica a  modo suo la starebbe coltivando. Risposte o non risposte.
Ultimo aggiornamento: 15:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA