Si è spento Lino Manfrotto, re degli accessori per la fotografia

Lunedì 6 Febbraio 2017 di Elena Ferrarese
Si è spento Lino Manfrotto, re degli accessori per la fotografia
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BASSANO - Grande lutto nella città di Bassano per la perdita di Lino Manfrotto, fondatore dell’omonima azienda e dell’amata Libreria Palazzo Roberti, scomparso ieri mattina. Manfrotto, che aveva superato gli 80 anni e viveva in una villa fuori città vicino alle case delle figlie, aveva iniziato a fare il fotografo a 16 anni, dopo la guerra, sia per matrimoni che per la cronaca dei quotidiani locali, tra i quali anche il Gazzettino. Il suo grande impero - ha creato un marchio leader mondiale nella ideazione, produzione e distribuzione di supporti professionali per i mercati della fotografia, del video, dell'illuminazione e dell’intrattenimento, con sede a Cassola, ma stabilimenti anche a Feltre, Marcon, Israele e Cina, nonché centri di distribuzione diretta in Francia, Germania, Regno Unito, Cina, Hong Kong e Stati Uniti - se l’è creato da solo, partendo dal nulla.

«Non era di una famiglia ricca - racconta in un’intervista la figlia Lavinia, che gestisce la libreria assieme alle altre due sorelle Veronica, Lorenza - mio nonno faceva il tassista e il papà non andava bene a scuola. Però quando mia nonna gli dava i soldi per le ripetizioni, lui se li spendeva tutti per le macchine e la pellicola. Dopo un po’ si accorse che le attrezzature per la fotografia non erano buone, così incominciò a fabbricarsele per conto suo». Aveva otto fratelli, due maschi e sei femmine. Insieme a un metalmeccanico, Gilberto Battocchio (in foto con lui), aprì un’officina e il primo stabilimento nel 1972. All’inizio non c’erano soldi, ma gli accessori per foto non li faceva quasi nessuno e gli affari andarono bene. Anche perché, come confermano le figlie, era un uomo particolarmente combattivo: «Quando ad esempio una ditta gli copiò un articolo - continua Lavinia - il papà creò una nuova azienda e la chiamò “The Avenger”, il Vendicatore, solo per togliere fette di mercato». Già leader mondiale del settore degli attrezzi per la fotografia e il cinema, nel 1989 la Manfrotto ha ceduto a un gruppo inglese quotato in borsa, la Divisione Imaging di Vitec Group Plc. La produzione è rimasta in Italia. Il fatturato ha continuato a salire.

Aveva aveva 55 anni Lino Manfrotto quando nel 1991 quando decise di comprare Palazzo Roberti, nel centro di Bassano, per andarci a vivere con la moglie Elena e i quattro figli. Ma al primo piano dal 1935 c’era una libreria, La Bassanese. Il proprietario non voleva lasciarla, malgrado lo sfratto, in più sul palazzo era stato posto un vincolo del ministero dei Beni Culturali che stabiliva che il primo piano avrebbe dovuto mantenere l’uso come libreria. Manfrotto allora ne acquistò la licenza e sistemò le figlie - che allora avevano 24, 22 e 18 anni - a lavorare nel suo interno.

Non prima però di un lungo restauro che l'ha fatta diventare il negozio di libri più bello del Paese. 

Ultimo aggiornamento: 12:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA