TEZZE SUL BRENTA - Ai Cinquestelle non piace il denaro investito in una app per informare i cittadini via smartphone sulle iniziative municipali. Già a fine 2015 vennero stanziati cinquemila euro per acquistarla. Doveva veicolare informazioni varie. Ma, a quanto dicono i grillini di Tezze, si tratta di «un prodotto che la popolazione di Tezze ha già acquistato ma che ad oggi non ha la possibilità di usare». E hanno manifestato perplessità sull'utilità dell'applicazione.
«Alla nostra richiesta di creare invece una pagina facebook istituzionale a costi irrisori ci è stato risposto che su facebook ci va di tutto e che tutti possono commentare, e per tale motivo hanno scartato l’ipotesi di usare questo strumento che risulta già diffusissimo - si legge nella nota dei Cinquestelle -. Il nostro sospetto, mai negato durante il consiglio, è che uno strumento come facebook risulterebbe troppo trasparente e aperto, permettendo ai cittadini di esprimersi e commentare nei confronti dell’amministrazione comunale».
«Abbiamo mosso anche delle critiche rispetto allo stanziamento di denaro per questa applicazione: è molto completa, ma con tutta probabilità acquistarla è come avere una Ferrari senza avere la benzina con cui farla funzionare. Per giustificare lo stanziamento di denaro, testualmente, ci è stato risposto che erano “fondi risparmiati”, come se questo fosse sufficiente a giustificare un eventuale sperpero di denaro pubblico. Giusto tenersi al passo coi tempi - conclude la nota - ma riteniamo inutile l’acquisto di una applicazione del genere. Oltre ad esistere soluzioni meno costose uno sperpero di “risparmi” è uno schiaffo verso chi di risparmi non ne ha più».
Ultimo aggiornamento: 14:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Alla nostra richiesta di creare invece una pagina facebook istituzionale a costi irrisori ci è stato risposto che su facebook ci va di tutto e che tutti possono commentare, e per tale motivo hanno scartato l’ipotesi di usare questo strumento che risulta già diffusissimo - si legge nella nota dei Cinquestelle -. Il nostro sospetto, mai negato durante il consiglio, è che uno strumento come facebook risulterebbe troppo trasparente e aperto, permettendo ai cittadini di esprimersi e commentare nei confronti dell’amministrazione comunale».
«Abbiamo mosso anche delle critiche rispetto allo stanziamento di denaro per questa applicazione: è molto completa, ma con tutta probabilità acquistarla è come avere una Ferrari senza avere la benzina con cui farla funzionare. Per giustificare lo stanziamento di denaro, testualmente, ci è stato risposto che erano “fondi risparmiati”, come se questo fosse sufficiente a giustificare un eventuale sperpero di denaro pubblico. Giusto tenersi al passo coi tempi - conclude la nota - ma riteniamo inutile l’acquisto di una applicazione del genere. Oltre ad esistere soluzioni meno costose uno sperpero di “risparmi” è uno schiaffo verso chi di risparmi non ne ha più».