Accusa l'ex fidanzata di «intrattenere una relazione sentimentale» con il capo dell'ufficio e invia messaggi e foto all'allora marito «in cui la donna era ritratta in posizioni intime».
La persona offesa veniva «accusata di intrattenere una relazione sentimentale con l’amministratore delegato della società presso cui lavora». Sms - si apprende - sono stati recapitati anche a quest’ultimi e ai familiari della donna. Altre email sono arrivate al marito della donna contenenti «foto in cui la stessa era ritratta in posizioni intime». Dalla ricostruzione del pubblico ministero Gennaro Iannarone (sostituito in aula da Michela Turchetti) l’imputato «minacciava la donna in modo da cagionarle un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, ingenerandole un fondato timore per la propria incolumità e costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita. La stessa era, infatti, costretta a cambiare in due occasioni il numero di telefono e a chiudere due indirizzi email». La donna - è convinzione della Procura - «ha coinvolto i propri familiari perché la proteggessero negli spostamenti per timore che potesse essere seguita».