Aveva solo venti anni il camionista polacco morto nella serata di mercoledì nell’incendio del suo tir sull’Autostrada del Sole dopo un violento tamponamento che ha coinvolto altri due mezzi pesanti e un furgone. A lui, non senza difficoltà viste le condizioni del corpo carbonizzato, gli agenti della polstrada di Orvieto sono arrivati attraverso la ditta di trasporti polacca che non aveva più tracce del suo giovane dipendente.
Il camionista era rimasto vittima di un incidente avvenuto nello stesso tratto, tra Orvieto e Fabro in direzione nord, dove soltanto dodici ore prima avevano tragicamente perso la vita Michele e Marcello Melillo, padre e figlio di 33 e 9 anni, carbonizzati nell’auto finita sotto a un altro tir che aveva sbandato e preso fuoco avvolgendo poi anche la vettura della famiglia casertana.
Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 19:17
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il camionista era rimasto vittima di un incidente avvenuto nello stesso tratto, tra Orvieto e Fabro in direzione nord, dove soltanto dodici ore prima avevano tragicamente perso la vita Michele e Marcello Melillo, padre e figlio di 33 e 9 anni, carbonizzati nell’auto finita sotto a un altro tir che aveva sbandato e preso fuoco avvolgendo poi anche la vettura della famiglia casertana.
Ferita, ma salva, la moglie e madre 35enne Ester, ricoverata a Orvieto. A Caiazzo, paese dove risiedevano, il sindaco Stefano Giaquinto ha decretato il lutto cittadino in occasione dei funerali che si terranno oggi pomeriggio. Attesa invece l’udienza di convalida dell’arresto del 49enne camionista bulgaro arrestato dalla polstrada con l’accusa di omicidio plurimo colposo.
