Un astronauta italiano sulla
​stazione orbitante Tiangong

Giovedì 23 Febbraio 2017 di Paolo Ricci Bitti
Un astronauta italiano sulla stazione orbitante Tiangong
Previdente e lungimirante fin dai primi passi sui sentieri delle Dolomiti, Samantha Cristoforetti da anni ha aggiunto lo studio della lingua cinese a quello di inglese, russo, francese e tedesco. E poi già nel recente film cult Gravity, sia pure in uno scenario catastrofico da esorcizzare, una astronauta occidentale interpretata da un'audacissima Sandra Bullock aveva salvato la pelle raggiungendo - Dio solo sa come - una futura versione della stazione spaziale orbitante Tiangong, ovvero il  Palazzo del Paradiso, ché ai cinesi piacciono sempre queste immaginifiche allegorie.

Solo che Astlo-Samantha non si troverebbe in difficoltà dovesse manovrare, fra qualche tempo, la paradisiaca nave spaziale come invece capita alla Bullock che, non sapendo leggere gli ideogrammi cinesi sul quadro di comando, si affida alla filastrocca Ambarambacicciccò.

Adesso, a ogni modo, la Cina ci è più vicina anche fra le stelle grazie all'accordo tra Agenzia spaziale italiana (Asi) e China Manned Space Agency (Cmsa) per nuove sperimentazioni scientifiche a bordo della stazione spaziale cinese nell'ambito del volo umano. Un astronauta italiano potrebbe insomma salire nei prossimi anni sulla Tiangong.

L'intesa è stata firmata a Pechino dal presidente dell'Asi, Roberto Battiston, e dal direttore generale di Cmsa, Wang Zhaoyao, in occasione della visita di Stato del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La collaborazione scientifica sarà rivolta allo studio delle missioni di lunga durata degli astronauti, in particolare sugli aspetti di biomedicina e fisiologia e delle relative tecnologie.

«Lo spazio è una nuova via della seta senza confini, e la collaborazione internazionale è un elemento fondamentale, sia dal punto di vista scientifico che da quello dello sviluppo tecnologico», ha dichiarato Battiston. «Con la Cina abbiamo da anni eccellenti relazioni scientifiche in diversi settori - ha aggiunto il presidente dell'Asi - Questo accordo è importante per tutta la comunità scientifica europea e internazionale in preparazione delle future missioni di esplorazione umana del sistema solare. Solo un patrimonio comune di conoscenze può farci progredire con successo nell'esplorazione spaziale».

L'accordo prevede la costituzione da parte delle due agenzie di un Joint Cooperation Committee che si riunirà almeno una volta l'anno per stabilire le modalità della partnership, tra cui sono previsti l'accesso a dati scientifici, pubblicazioni scientifiche congiunte, scambio di personale e partecipazione congiunta a technical reviews sul volo umano.

Le ricadute potenziali di questo accordo sono estremamente significative, considerata, da una parte, la posizione di leadership che l'Italia ha raggiunto nel settore del volo umano nell'ambito della realizzazione e dell'utilizzo della  Stazione Spaziale Internazionale e, dall'altra, l'importante programma di volo umano che la Cina sta sviluppando - conclude la nota dell'Agenzia spaziale italiana - in particolare con la realizzazione della Stazione Spaziale Tiangong-3.

Un accordo certamente strategico anche in vista del termine dell'epopea della stazione spaziale internazionale: l'Iss continuerà a funzionare, salvo futuri accordi, solo fino al 2024.
Ma adesso per gli astronauti italiani in servizio per l'Agenzia spaziale europea (Samantha Cristoforetti, Luca Parmitano, Roberto Vittori e Paolo Nespoli) si aprono anche orizzonti cinesi. 
Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 11:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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