L'esposizione alla luce blu dei dispositivi digitali (come quella di smartphone, tablet o computer) provoca reazioni alla retina che generano molecole chimiche velenose nelle cellule dei neuroni fotorecettori che hanno il compito di trasmettere immagini al cervello. Questa la scoperta che hanno fatto i ricercatori dell'Università di Toledo che è stata pubblicata sulla rivista Scientific Reports.
A mano a mano che una persona invecchia o il sistema immunitario viene soppresso, le persone perdono la capacità di combattere l'attacco contro la luce blu che, a differenza di altri colori, arriva a danneggiare le cellule. L'esposizione a questo tipo di luce, infatti, provoca reazioni alle cellule retiniche che, a cascata, generano molecole chimiche velenose nelle cellule dei fotorecettori. Gli studiosi sperano che questa scoperta possa portare a terapie (anche con colliri) che possano rallentare la degenerazione maculare, una patologia che si manifesta a partire dai 50 anni e che ha come caratteristica la morte delle cellule dei fotorecettori della retina.
Ultimo aggiornamento: 10 Agosto, 08:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA A mano a mano che una persona invecchia o il sistema immunitario viene soppresso, le persone perdono la capacità di combattere l'attacco contro la luce blu che, a differenza di altri colori, arriva a danneggiare le cellule. L'esposizione a questo tipo di luce, infatti, provoca reazioni alle cellule retiniche che, a cascata, generano molecole chimiche velenose nelle cellule dei fotorecettori. Gli studiosi sperano che questa scoperta possa portare a terapie (anche con colliri) che possano rallentare la degenerazione maculare, una patologia che si manifesta a partire dai 50 anni e che ha come caratteristica la morte delle cellule dei fotorecettori della retina.