Il prossimo avversario di Jannik Sinner nelle semifinali di oggi a Indian Wells, nell'eliminazione diretta che vale l'ennesimo record - primo italiano di sempre al numero 2 del mondo -, non è propriamente un tennista, sia pur fortissimo come Carlos Alcaraz. È un avversario subdolo e volatile come il pensiero che assilla il Profeta dai capelli rossi da quell'8 settembre 2022, quando, sul match point dei quarti degli US Open, dopo 4 ore e 15 minuti, mancò la prima di servizio e sulla seconda svirgolò sulla prediletto diagonale di rovescio.
Sinner-Alcaraz stasera alle 21.30, dove vedere la semifinale di Indian Wells: vale il 2° posto Atp
I pericoli
Anche nelle semifinali di Indian Wells di 12 mesi fa, s'era visto passare sotto il naso l'occasione, sotto forma di un set point. Ma poi ha cominciato ad invertire rotta: ha piegato l'amico spagnolo nelle semifinali di Miami, replicando a settembre a Pechino e portandosi 4-3 nei testa a testa. Tanto che ora, sulla scia dello strabiliante 16-0 di quest'inizio di stagione, coi successi agli Australian Open e Rotterdam, il numero 3 del mondo è favorito sul 2. Ha imparato quanto contino servizio, variazioni e aggressività contro i più forti. Ma deve guardarsi dalle sirene che gli cantano melliflue attorno, confondendolo di lusinghe, compreso l'amico Carlitos: «Jannik oggi è senza dubbio il migliore al mondo. Sta giocando in modo incredibile, non ha mai perso e mi diverto a guardarlo. Sarà un match molto difficile, una grande sfida per me. Finora, la più difficile dell'anno. Le ultime due volte ci ho perso, devo anche aggiustare un po' il mio gioco». Pretattica: è in netta ripresa dopo tante incertezze, ha superato il tabù Sasha Zverev con dritti a 160 all'ora, tantissima corsa, ed appena 13 errori, e ha dribblato anche la fobia delle api.