La notte napoletana di Salah,
quando il gol diventa opera d'arte

Mercoledì 3 Ottobre 2018 di Bruno Majorano
La notte napoletana di Salah, quando il gol diventa opera d'arte
Josè Mourinho sarà anche uno che di calcio ne capisce, ma di arte evidentemente no. Ecco perché quando era allenatore del Chelsea decise di scartare Momo Salah dalla sua rosa: non poteva sapere che i piedi dell'egiziano erano due vere e proprie opere d'arte. A decretarne l'autenticità, infatti, ci ha pensato il British Museum di Londra che nel maggio scorso ha deciso di esporre le scarpe dell'attaccante del Liverpool per onorare la sua incredibile stagione.

Dopo il passaggio dalla Roma, dove pure non è che avesse fatto malissimo, ai Reds, la parabola dell'egiziano ha subito un'impennata che ha davvero del clamoroso. Non tanto in termini di rendimento - perché che fosse dotato di uno scatto fuori dal comune lo si era capito già ai tempi della Capitale - ma in quelli di capacità realizzativa. Lo scorso anno, infatti, lo score di Salah è stato letteralmente mostruoso. Ben 44 sono stati i gol totali realizzati in tutte le competizioni: 10 sono arrivati in Champions, vero e proprio territorio di caccia. Sì, perché Momo non ha fatto salvo nessuno tra gli avversari del Liverpool dalla fase a giorni alla finale. Eccola lì, l'unica macchia della sua stagione. Al Real Madrid non è riuscito a fare centro, perché la sua gara è durata appena 30', giusto il tempo di farsi male alla spalla, uscire e assistere dalla panchina alla sconfitta di Kiev.
 
Ecco perché questo vuole che sia l'anno buono. Nella scorsa stagione gli è sfuggita anche la Scarpa d'oro (Messi ha segnato un gol più di lui), ma adesso intende fare sul serio. In campionato ha già fatto centro tre volte, mentre in Champions è ancora a secco. Non è arrivato il suo consueto sigillo nel match d'esordio contro il Psg ad Anfield Road e allora spera di sbloccarsi proprio a Napoli dove di gol ne ha già segnato uno. Quando vestiva la maglia della Roma, ovviamente. Era il 15 ottobre del 2016 ed il suo fu il terzo sigillo nel 3-1 finale dei giallorossi.

A proposito. Contro il Napoli ha giocato già 5 volte: due vittorie, un pareggio e due sconfitte condite da un gol (quello dell'ottobre del 2016), e due assist. Lo scorso anno ha fatto 44 gol in 52 partite, ovvero 10 in più di tutti quelli totali (34) che aveva realizzato in due stagioni e 83 presenze con la maglia della Roma. A Liverpool, però, si è riscoperto bomber, non solo freccia dell'attacco a tutta velocità costruito da Klopp. È chiaro che con Firmino e Manè si trovi a meraviglia perché pure quando non è lui a finalizzare l'azione, crea spazi troppo invitanti per i compagni che sistematicamente ringraziano e la buttano dentro. Con quei piedi che si ritrova gli riesce tutto facile. Altrimenti difficilmente le sue scarpe sarebbero diventare un'opera d'arte.
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