Nel rugby parte la campagna elettorale. Innocenti annuncia in Veneto: «Mi ricandido». Il frastagliato fronte dell'opposizione

Sabato 2 Settembre 2023 di Ivan Malfatto
Marzio Innocenti, presidente federale, in tribuna a Monigo per Italia-Giappone

SILEA - Non c’erano dubbi che lo facesse, ora c’è l’ufficialità. Il presidente della Federazione italiana rugby (Fir) Marzio Innocenti annuncia la ricandidatura per un secondo mandato nelle prossime elezioni federali, si terranno dopo l’Olimpiade di Parigi, per il quadriennio 2024/28. Parte così la campagna elettorale nella quale il numero del movimento ovale italiano al momento non sembra avere rivali in grado di impensierirlo.

L'ANNUNCIO

Innocenti ha fatto l’annuncio oggi, sabato 2 settembre, a Silea (Tv), all’assemblea delle società del Comitato regionale veneto (Crv) di cui è stato presidente dal 2013 al 2021. Ora lo guida Sandro Trevisan. 
«Devo molto al rugby veneto, come giocatore, tecnico e dirigente sportivo - le parole di Innocenti, nell’ufficializzare la propria ricandidatura, affiancato dai vice presidenti Giorgio Morelli e Antonio Luisi - L’aver scelto il consesso delle società di una regione che, per storia, tradizione e passione è uno dei punti di riferimento del nostro sport in Italia per rinnovare la mia disponibilità e il mio desiderio di proseguire nel percorso avviato nel 2021 ha, per me, un valore fortemente simbolico.

La volontà è proseguire nel dare concretezza a una visione ben precisa che abbiamo del rugby italiano - ha detto ancora il presidente che vorrebbe candidare l’Italia per i Mondiali del 2035 - nella quale le società hanno creduto e che dovrà progredire nelle stagioni che ci attendono, in continuità con quello che è stato realizzato nei primi due anni e mezzo di lavoro, a partire dalla riforma e dal consolidamento dell’attuale sistema di formazione, all’insegna della stabilità per tutto il rugby italiano».

L'OPPOSIZIONE

Innocenti è il primo candidato a ufficializzare la sua corsa. All’opposizione al momento ha due realtà gruppi. L’alleanza costituita da Roberto Zanovello (Pronti al cambiamento) e Paolo Vaccari (Italia Rugby 2023) annunciata a inizio agosto. Il gruppo di lavoro “L’Italia del rugby”, con gli ex azzurri Massimo Giovanelli, Stefano Bordon e Rino Francescato, presentatosi a fine febbraio. Critici nei suoi confronti inoltre per la gestione della Serie A Elite sono i club Petrarca Padova, Rovigo, Valorugby Emilia, Viadana e Lyons Piacenza, con una presa di posizione pubblica espressa a fine luglio. Infine ci sarebbero alcuni consiglieri federali non completamente in linea con le sue posizioni, finora mai venuti allo scoperto.

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