Italia Rugby Sei Nazioni, sorprese nei convocati per la sfida alla Francia: arriva Louis, figlio dell'asso Michael Lynagh, assente Tommaso Allan

Novità nel gruppo scelto dal ct Gonzalo Quesada per il match del 25 febbraio a Lille

Mercoledì 14 Febbraio 2024
Louis e Michael Lynagh; Tommaso Allan

Che terremoto nella memoria con quel nome, anzi con quel cognome: si torna indietro di oltre trent'anni con Louis Lynagh convocato nel gruppo dal ct Gonzalo Quesada in vista di Francia-Italia, terzo turno del Sei Nazioni il 25 febbraio a Lille.

Louis, nato 24 anni fa a Treviso, brillante trequarti ala ora agli Harlequins di Londra e nella prossima stagione al Benetton Treviso, è figlio di Michael Lynagh, australiano, e della trevigiana  Isabella Franchin, figlia di Giuliano, già presidente della Confindustria di Treviso. Chi è il sessantenne Michael, oltre che un avvocato commercialista? E' il mediano di apertura campione del mondo con l'Australia nel 1991, è uno degli assi che hanno irrobustito a tal punto il campionato italiano da permettere agli azzurri di diventare abbastanza bravi per essere ammessi al Torneo delle Sei Nazioni. E ora il primo figlio di Michael debutterà in quel Torneo con la maglia dell'Italia dopo avere constatato che gli ultimi allenatori dell'Inghilterra (e dell'Australia) non l'avrebbero mai convocato. Intendiamoci, avercene di questi giocatori rifiutati dall'Inghilterra o da altre grandi nazionali che pure al tempo fanno incetta di fior di giocatori che non riescono a essere convocati dai ct di Sudafrica o Nuova Zelanda. Irlanda, Scozia e Francia, per dire, non possono più fare a meno di questi reclutamenti oltreconfine

Per quanto riguarda l'Italia l'anno scorso toccò a Dino Lamb e Paolo Odogwu - ora entrambi infortunati - a "rassegnarsi" a giocare per gli azzurri dopo essere stati scartati dall'Inghilterra, ma soprattutto per Lamb, un omone della mischia, l'Italia non può che ritenersi fortunata. E pazienza se due anni fa la Fir aveva che in azzurro non avrebbe giocato chi inizialmente non aveva risposto alle chiamate dall'Italia.

No, no, molto meglio avere Lamb e Louis Lynagh che non averli, mica può permettersi l'Italia di fare la difficile se vuole tentare di restare almeno in scia alle grandi che non si fanno alcun problema a importare talenti 

Louis Lynagh, già nelle nazionali giovanili inglesi, pare poi un acquisto garantito: in Premiership ha fatto scintille e poi c'è il Dna paterno che pare sia stato trasmesso anche ai fratelli minori Tom, 19 anni, che gioca già nel Super Rugby in Australia e Niccolò, 15 anni, già nelle selezioni scolastiche nazionali inglesi. 

Il papà Micheal, che ha pre superato in pratica indenne un ictus che lo colpì durante un volo, è non solo il miglior marcatore di sempre nella storia dell'Australia, ma anche l'artefice dello scudetto del Benetton Treviso nel 1992: giocò cinque stagioni nella Marca e per nostra fortuna si innamorò dell'affascinante Isabella Franchin. Che campionati in quel felice fine millennio: non c'era ancora il professionismo e così gli assi dell'emisfero sud venivano a giocare in Italia durante quella che era per loro la stagione morta. Vivevano solo d'inverno, di fatto, Michael Lynagh, David Campese, Naas Botha, John Kirwan, Danie Gerber e tanti altri e il gioco dei club italiani, con assi di quel calibro, lievitava fornendo ai ct dell'epoca,  Fourcade e Coste, azzurri che durante tutta la stagione si allenavano o fronteggiavano i migliori giocatori del mondo. Sotto trovate il video della meta capolavoro segnata da Michael Lynagh nella finale del 1992 a Padova contro il Rovigo. Sì, il telecronista è Paolo Rosi, un altro terremoto nella memoria.

Detto della grande novità di Louis Lynagh in azzurro, subito riecheggiata al di là delle Alpi e della Manica, va segnalato che nel gruppo annunciato oggi manca Tommaso Allan. Perché, è infortunato? No, è stanco, almeno a leggere la nota della Fir:  "Lo staff tecnico dell'Italia, dopo un confronto con il giocatore successivo alla gara di Dublino, ha deciso di comune accordo con lo stesso di non selezionare Tommaso Allan per la terza giornata del Torneo. Il trequarti del Perpignan ha chiesto di osservare un periodo di riposo dall'attività internazionale. «Tommaso è un eccellente professionista e, cosa ancor più importante, una persona di indiscutibile valore. Gli uomini, prima ancora degli atleti, sono al centro delle nostre valutazioni ed è per questo che, dopo esserci confrontati con Tommaso e aver pienamente compreso le sue necessità, abbiamo deciso insieme a lui per un periodo di riposo addizionale» le parole di Quesada". Fin qui la nota Fir. 

Poi come riporta RugbyRama, sul suo account Instagram Tommaso Allan spiega così la sua scelta: "Questa decisione non è stata facile da prendere. È stato un anno molto faticoso fisicamente e mentalmente. Stare lontano dalla mia famiglia per mesi ha solo reso le cose più difficili. La decisione è stata presa per il mio benessere e quello della squadra. Grazie come sempre per il vostro continuo sostegno. Forza Italia".

Allan, mediano di apertura e ottimo piazzatore, è titolare fisso nell'Italia e nel Perpignan, nella massima serie francese, che lotta in fondo alla classifica del Top 14. Che farà Allan: non giocherà per l'Italia, ma solo per il Perpignan? Non giocherà del tutto? Tornerà per gli ultimi due match del Sei Nazioni? Certo che il trentenne, sposato, un figlio, ha vissuto una stagione logorante, sempre in campo: di fatto ha saltato solo l'ultimo match con l'Irlanda a Dublino perché acciaccato. Comunque una situazione con pochi precedenti: altri giocatori di altre nazionali hanno preso un periodo sabbatico dopo il mondiale, ma lo hanno detto prima del Sei Nazioni, non durante. 

Di sicuro non c'è alcun dubbio sull'amore di Allan (75 caps, un professionista esemplare, anche ottimi studi) per la maglia azzurra: lui sì nel 2013 venne strappato alla Scozia nelle cui giovanili si era messo in luce. E poi lui è in assoluto al mondo il primo rugbysta arrivato in nazionale con madre nazionale anch'essa di rugby, la vicentina Paola Berlato. Il papà William giocava a rugby pure lui, ma l'asso in famiglia prima di Tommy era il nonno John, giocatore della Scozia e del Sudafrica, allora si poteva. Ecco, forse una vicenda con al centro  un giocatore come Tommaso Allan meritava un po' più di dettagli. E comunque ci si augura di rivederlo al più presto in azzurro

Intanto, a proposito di convocazioni torna nel gruppo dei convocati Simone Ferrari dopo l'infortunio che lo ha costretto a saltare i primi due impegni del Sei Nazioni. Conferme per Leonardo Marin nel reparto dei trequarti e Matteo Canali in seconda linea, con quest'ultimo che ha ricevuto la prima convocazione nel raduno pre-Irlanda. Rientra nel gruppo Francois Mey, che aveva preso parte al primo raduno del 2024 della Nazionale Maggiore Maschile a Verona. Mancheranno Negri, Lorenzo Cannone e Iachizzi che proseguono il proprio percorso riabilitativo. Non disponibile anche Pietro Ceccarelli in seguito al riscontro di un infortunio nel Perpignan. Insomma, alle carenze in prima e seconda linea, aggiungiamo anche quelle per il ruolo di mediano di apertura che di fatto fa leva solo su Paolo Garbisi anche per il difficile compito di piazzare.

Piloni: Simone Ferrari, Danilo Fischetti, Matteo Nocera, Luca Rizzoli, Mirco Spagnolo, Giosuè Zilocchi

Tallonatori: Gianmarco Lucchesi, Marco Manfredi, Giacomo Nicotera 

Seconde linee: Matteo Canali, Niccolò Cannone, Federico Ruzza, Andrea Zambonin

Terze linee: Riccardo Favretto, Alessandro Izekor, Michele Lamaro, Ross Vintcent, Manuel Zuliani

Mediani di mischia: Alessandro Garbisi, Martin Page-Relo, Stephen Varney;

Mediani di apertura: Paolo Garbisi, Riccardo Marin 

Centri: Juan Ignacio Brex, Tommaso Menoncello, Federico Mori, Marco Zanon 

Ali/estremi: Ange Capuozzo, Monty Ioane, Simone Gesi, Louis Lynagh, Francois Mey, Lorenzo Pani.

Il programma

Classifica: Irlanda 10; Inghilterra 8; Scozia 5; Francia 4; Galles 3; Italia 1. 

Prossimo turno: 24 febbraio alle 15.15 Irlanda-Galles, alle 17.45 Scozia-Inghilterra; 25 febbraio alle 16 Francia-Italia a Lille

Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 18:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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