Real-Atletico, Madrid è pronta:
in scena il settimo derby dell'anno

Venerdì 12 Settembre 2014 di Benedetto Saccà
Real-Atletico, Madrid è pronta: in scena il settimo derby dell'anno
Sar stata la pausa dovuta alle nazionali, l’attesa montante o la poca fantasia ma i giornali spagnoli, specie gli sportivi, scrivono del derby madrileno di domani da una settimana almeno. E a ritmo battente, è naturale. Marca ha perfino scandito l’avvicinamento con un bel conto alla rovescia sistemato giornalmente in testa alle pagine. Il clima, lo avrete capito, è ormai insostenibile: sarà l’ennesima Partita dell’anno, con la maiuscola, ovvio. Del resto il Real Madrid di Ancelotti e l’Atletico Madrid di Simeone domani sera (ore 20, Fox Sports) si incontreranno per la settima volta nel 2014: e certo saranno fremiti a scansione. Una stracittadina fra l’altro dal profumo romano, considerando il passato dei due allenatori, laureatisi campioni d’Italia da calciatori sia con la Roma che con la Lazio.



Frenando l’istinto di voltare lo sguardo, ecco dunque la sfida di oggi. Lo stadio Santiago Bernabeu è pronto ad accogliere 80 mila madridisti e appena 1.027 biancorossi: da loro funziona così, altro che settori ospiti e trasferte di massa. Giusto per comprendere meglio la portata dello scontro, il Madrid è campione d’Europa e vice campione di Spagna mentre l’Atletico è campione di Spagna e vice campione d’Europa. Un duello pirotecnico. Le promesse di rivincite e di vendette, si può immaginare, hanno inevitabilmente foderato la lunga planata dei supporter verso il fischio d’avvio dell’arbitro valenciano Antonio Mateu Lahoz. Il presidente madridista Florentino Perez ha voluto visitare la squadra di persona nel centro sportivo di Valdebebas; l'Atletico al completo, invece, si è riunito a pranzo nel ristorante Filandón, poco fuori Madrid, lungo la strada Fuencarral-El Pardo.



Quanto al campo in senso stretto, Ancelotti dovrebbe schierare un 4-2-3-1 allineando Bale, James Rodriguez e il recuperato Cristiano Ronaldo alle spalle dell’unica punta, Benzema. Il Pallone d’oro, come detto, ha saltato l’ostacolo dell’infortunio e ambisce ad aggiungere reti, acrobazie e virtuosismi agli annali, già colmati peraltro con un bottino di 13 marcature firmate in 16 derby e di 256 centri disseminati in 250 gare madridiste. Viceversa Simeone, ancora squalificato e di riflesso sostituito in panchina dal «Mono» German Burgos, si affiderà al consueto 4-4-2: Griezmann e Mandzukic, la nuova coppia biancorossa del gol, trascineranno l’attacco.



Al di là delle meraviglie estratte dal cilindro delle punte, la più decisiva delle battaglie la ingaggeranno i centrocampisti: determinati appaiono i confronti che opporranno i colchoneros Gabi e Tiago ai madridisti Modric e Kroos, campione del mondo da due mesi giusti. Pronti al debutto assoluto sui rispettivi fronti, poi, il «nostro» Cerci ed Hernandez. Il derby madrileno sarà seguito in tutto il mondo e non soltanto per un’irrefrenabile curiosità: no, piuttosto molti Paesi saranno coinvolti in via diretta. Il Real sfoggia, d’altro canto, una rosa composta da giocatori di 10 nazionalità differenti e l’Atletico tocca addirittura la vetta degli 11. Dopo due turni della Liga, le due squadre hanno accumulato un ritardo di due e di tre punti rispetto al Barcellona, capolista: il Madrid è perfino reduce dal poker subìto contro la Real Sociedad. Impossibile mancare il bersaglio.
Ultimo aggiornamento: 20:28

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