«È una finale, che tante volte si decide da episodi». Sono le parole di Simone Inzaghi, alla vigilia dell’ultimo atto a Riad, in Arabia Saudita, della Supercoppa Italiana. «Una finale da organizzare in due giorni e mezzo. Ci sono delle insidie, ma la squadra deve continuare a lavorare come fatto fin qui. Veniamo da un’ottima semifinale. Sarebbe importante per l’Inter vincere, la terza di fila: ci è riuscito solo il Milan. Non sarà semplice». Se Inzaghi vince, sarà per lui quinta in carriera: un record. «Se ci tengo? Assolutamente sì, ma più per l’Inter che per me stesso.
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La frecciatina ad Allegri
Il discorso poi passa all’ippica. E a Inzaghi viene chiesto, in questo contesto tanto caro a Massimiliano Allegri, il tecnico della Juventus, che cavallo sono i nerazzurri: «Non mi intendo di ippica, mi intendo di Inter e di calcio. Quello che facevo da bambino era solo giocare a pallone e mi piace farlo anche oggi anche se faccio fatica». Infine, sulla fama dell’Inter nel mondo, Inzaghi ha concluso: «Quanto è cresciuta? Tanto. Ho visto tantissimi tifosi l’anno scorso e ne sto vedendo tantissimi anche quest’anno. Contenti di avere tanti tifosi anche qui in Arabia».
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