Cinque giorni dopo il trionfo di Riyad in Supercoppa Italiana, l'Inter torna con i piedi per terra. È pesante, per la rincorsa scudetto, la sconfitta contro l'Empoli a San Siro, davanti a poco più di 65mila spettatori.
Caso Skriniar
Lo slovacco dell'Inter non sta vivendo un bel periodo: dopo aver rifiutato il rinnovo del club di viale Liberazione (6,5 milioni all'anno per cinque stagioni), ed è sempre più vicino al Psg, il difensore si è fatto buttare fuori. L'Empoli mette in seria difficoltà la squadra di Simone Inzaghi. Prima con Cambiaghi, deviazione in angolo di Onana, poi con Caputo. La reazione dell'Inter è nel tiro al volo di Dimarco (respinto da Vicario) e dal tentativo di Lautaro Martinez, che non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Al 40' arriva il doppio giallo a Skriniar, che lascia i nerazzurri in 10. In 11 contro 10 la manovra offensiva dei toscani è più fluida. È Darmian a salvare con una provvidenziale scivolata su un cross di uno scatenato Cambiaghi, poi è Onana a dire di no a una conclusione dalla distanza di Henderson.
Gioiello Baldanzi
Ma il portiere non può nulla sul rasoterra di Baldanzi. Sotto di un gol e con un uomo in meno, Inzaghi manda in campo Asllani, Gosens e Dzeko (al posto di Barella, Dimarco e Darmian) con l'obiettivo di rimettere in parità il match. E il bosniaco, tra i più in forma, va subito vicino al pareggio. E poi è l'Empoli a salvarsi quando un colpo di testa di Luperto, che sfiora l'autorete, si stampa sulla traversa. A 13' dalla fine l'Inter tenta il tutto per tutto buttando nella mischia anche Lukaku. Il gol del pareggio non arriva e nella serata della festa per la vittoria della Supercoppa Italiana è l'Empoli a conquistare i tre punti.
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