Fabian riserva alle Olimpiadi, dura reazione alla decisione del dt: «Un'ingiustizia»

Sabato 19 Giugno 2021 di Massimo Zilio
Fabian riserva alle Olimpiadi, dura reazione alla decisione del dt: «Un'ingiustizia»
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Quello che doveva essere il coronamento di cinque anni di duro lavoro diventa un momento di grande delusione: Alessandro Fabian sarà a Tokyo, ma solo come riserva nella squadra azzurra. Il dt della nazionale Alessandro Bottoni ha infatti ufficializzato le convocazioni per i Giochi dando a Gianluca Pozzatti e Delian Stateff i due posti da titolari e inserendo il padovano solo come riserva.


Grande, come detto, la delusione per Fabian che vivrà così la sua terza esperienza olimpica dopo Londra 2012 e Rio 2016, ma con un ruolo diverso e che sicuramente non si aspettava.

Una delusione che ha anche espresso sui social. «Mai avrei immaginato di scrivere questo post e che la selezione portasse a questo risultato. All'Olimpiade non sarò al via ma avrò un ruolo di riserva. Non sono d'accordo con questa scelta del direttore tecnico e avallata dal consiglio (tranne quei pochi che si sono opposti), ma non posso fare altro che accettarla. Creare altro odio e difficoltà non è nella mia natura e in questo momento anche se lo facessi creerei solo più tensioni interne tra chi veramente deve metterci la faccia quel giorno, noi atleti! Sono triste, arrabbiato e frustrato di fronte ad un'ingiustizia fatta da persone che scelgono per convenienza o per sentimento, ignorando palesemente i criteri oggettivi sbandierati fino a poco prima della selezione. A questo punto sento che onorerò, come ho sempre fatto nella mia carriera, i colori azzurri e il tricolore, perché per metà della mia vita è stato così e non posso fare altrimenti. È un principio morale con cui ho vissuto e continuerò a vivere. Per tanto, nonostante l'amarezza, continuerò ad allenarmi con estrema dedizione e professionalità per essere pronto a dare il massimo nel caso il Team Italia avesse bisogno ancora una volta del mio contributo».

LA SOLIDARIETÁ

Il suo post molto duro ha raccolto solidarietà soprattutto tra i colleghi padovani, come Alice Carpanese (azzurra a Pechino 2008) e Francesco Bettella, paralimpico a Londra e Rio che come Fabian si allena alla Padovanuoto. La reazione più sentita è stata quella di Rossano Galtarossa, che ha vissuto una situazione simile a Londra 2012: «Ciao Ale, leggere queste tue righe mi riapre una ferita mai completamente guarita. Sono sicuro che tu hai la coscienza a posto e questo, pur non cancellando l'amarezza, ti consentirà di guardarti allo specchio con serenità e di essere fiero di quello che hai fatto sinora. Hai tutta la mia solidarietà».
Il dt azzurro ha spiegato che «le scelte sono state attentamente ponderate in relazione alle caratteristiche della gara olimpica, alle qualità fisiche di ciascun atleta, alle condizioni climatiche e alla tipologia di percorso che gli atleti affronteranno in Giappone, con l'intento chiaro di perseguire il miglior risultato possibile». Le gare che hanno portato a questa decisione sono quelle di questo primo stralcio di stagione, con Fabian che ha gareggiato prima in Coppa Europa a Caorle, dove ha chiuso al diciannovesimo posto), poi in Coppa del Mondo ad Azachena (diciassettesimo, appena dietro a Pozzatti) e quindi nelle World Series di Leeds (trentunesimo nella prova in cui era presente anche Stateff, ritirato). Piazzamenti non certo all'altezza del palmares del padovano, che però aveva dovuto fare i conti anche con un problema all'anca nelle ultime settimane e che resta con il suo quarantasettesimo posto il migliore azzurro nel ranking mondiale.

Ultimo aggiornamento: 13:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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