FriuliStoria: Serracchiani, essenziale avvicinare giovani alla storia

Mercoledì 20 Settembre 2017
Udine, 20 sett - Maria Teresa Giusti con il libro La campagna di Russia 1941 - 1943, edito da Il Mulino, è la vincitrice della quarta edizione del premio nazionale di Storia contemporanea Friuli Storia.

L'autrice del libro ha ricevuto il premio oggi nella sala Ajace di palazzo d'Aronco a Udine, dopo aver ottenuto il giudizio positivo di una giuria popolare composta da 200 lettori, tra cui 70 studenti, che negli scorsi mesi hanno valutato la terzina dei finalisti precedentemente selezionata dalla giuria scientifica.

"La conoscenza della storia contemporanea è un elemento essenziale" ha sottolineato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenuta alla premiazione. Per Serracchaini "questo è un premio popolare che sostiene la divulgazione, con una formula che appassiona il pubblico alla conoscenza della storia, in particolare i lettori più giovani, ai quali non è offerta la possibilità di approfondire a scuola gli ultimi cento anni della storia contemporanea".

"Questa è una regione che legge molto volentieri" ha aggiunto ancora Serracchiani, ricordando come "la nostra è stata la prima regione in Italia a lanciare il progetto "Nati per leggere" rivolto ai bambini da zero a sei anni, che ha registrato un successo incredibile tanto da essere raccolto a livello nazionale ed esportato in altre regioni".

"Il premio - ha concluso la presidente - aggiunge valore al territorio regionale già qualificato e qualificante in termini culturali".

La vincitrice, Maria Teresa Giusti è professore associato di Storia contemporanea all'Università "G. d'Annunzio" di Chieti. La campagna di Russia 1941-1943 è uscito nel 2016 ed è stato presentato a Gorizia lo scorso maggio nel corso del festival èStoria.

Gli altri due finalisti sono Tiziano Bonazzi con Abraham Lincoln. Un dramma americano (Il Mulino) e Piero Craveri con L'arte del non governo. L'inesorabile declino della Repubblica italiana (Marsilio).

Il premio nazionale di Storia contemporanea Friuli Storia, sostenuto anche dalla Regione Friuli Venezia Giulia, è assegnato ogni anno al testo che meglio sappia coniugare originalità, rigore scientifico e capacità divulgativa. Possono concorrere al Premio le opere pubblicate originariamente in Italia che trattino argomenti riguardanti la storia del XIX e XX secolo.

Il vincitore del premio Friuli Storia è selezionato in un percorso a due tappe. In una prima fase, la giuria scientifica seleziona una terzina di finalisti tra le opere segnalate secondo i criteri del bando. Per il triennio 2017-2019, la giuria è composta da Elena Aga Rossi, Roberto Chiarini, Ernesto Galli della Loggia, Charles Maier, Paolo Pezzino, Tommaso Piffer (presidente della giuria), Silvio Pons e Andrea Zannini. Dopo la segnalazione dei tre finalisti, a fine maggio, le opere sono sottoposte al giudizio di 200 lettori non appartenenti all'ambito accademico e indicati dalle associazioni che sostengono il premio.

Contestualmente è stato assegnato anche il premio Friuli Storia scuole che l'associazione, in collaborazione con l'Università di Udine, attribuisce al miglior tema intitolato "Un libro di storia che non dimenticherò" e scritto dagli studenti delle scuole secondarie superiori delle province di Udine, Pordenone e Gorizia. Il riconoscimento è andato a Alia Asquini, della 5^D del liceo classico Stellini di Udine, per la recensione del libro Colombia, il paese dell'eccesso di Guido Piccoli.

La cerimonia di premiazione, introdotta da Giulio Giustiniani, presidente dell'associazione Friuli Storia, ha ospitato anche gli interventi di Tommaso Piffer, presidente della giuria scientifica, Furio Honsell, sindaco di Udine, Andrea Zannini, direttore del dipartimento di studi umanistici dell'università di Udine, Pietro Fontanini, presidente della Provincia di Udine, Giuseppe Morandini, presidente della Fondazione Friuli. ARC/SSA

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