Tav: Zaia, a noi interessa andare a Lione, no al referendum

Martedì 5 Febbraio 2019
Tav: Zaia, a noi interessa andare a Lione, no al referendum

BRUXELLES - "A noi piacerebbe andare a Lione in treno, perché abbiamo difficoltà anche per arrivare a Milano. Da Venezia a Torino è un unicum imprenditoriale e sociale. È fondamentale ricordare che queste opere sono strategiche perché entrano in un itinerario internazionale. Se quando hanno fatto l'Autostrada del Sole, in un momento in cui c'era un italiano su 10 che aveva un'auto, avessero fatto l'analisi costi-benefici oggi saremmo il terzo mondo". Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, mentre si trova al Comitato europeo delle Regioni, risponde alle affermazioni del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, che ieri aveva detto in tv: "Chi se ne frega di andare a Lione".

 

"Vogliono fare il referendum sulla Tav, a me non fa paura. Ma dico che sarebbe una sconfitta perché i miei cittadini mi dicono 'ce l'hai nel programma elettorale e ora ci vieni a chiedere cosa ne pensiamo della Tav?'. Se vogliono fare il referendum, è meglio che se lo faccia il Piemonte, non di certo noi". "Affrontiamo la questione per blocchi. Il dibattito sull'impatto ambientale della Tav è tutto in Val di Susa e Piemonte, in Veneto non esiste, e non capisco per quale motivo si voglia bloccare anche la tratta veneta e si faccia di tutta l'erba un fascio", aggiunge Zaia, che spiega: "la Tav per noi è un'opera strategica. Io l'ho messa nel mio programma di governo nel 2015 e per noi significa due vantaggi, o due svantaggi se non si farà: avere il treno veloce e un investimento infrastrutturale. Ricordo che per portare il treno bisogna raddoppiare i binari.

Da Torino a Brescia lo sono già, ma da Brescia a Venezia no. Significa che in quel tratto abbiamo un binario in andata e uno in ritorno, e merci e persone viaggiano sullo stesso binario. Questo vuol dire che se non si fa la Tav noi perdiamo anche la competitività rispetto al resto del Nord Italia".

 

"A me non hanno mai sorpreso le project review, l'ha fatta anche il ministro Del Rio e capisco che un ministro quando arriva possa porsi la questione di capire cosa sta accadendo. Però se l'analisi costi-benefici diventa un'agonia, vuol dire far finire la stagione delle opere pubbliche - insiste il governatore - la mia posizione è molto chiara, penso che oggi bisogna fare e decidere. La Lega con Matteo Salvini si è espressa in maniera molto chiara e penso che il significato della visita del vicepremier ai cantieri della Tav vada in questa direzione. L'economia ci insegna che il rilancio passa anche da una nuova stagione di opere pubbliche".

 

Ultimo aggiornamento: 18:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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