Lei lo lascia dopo cinque anni di relazione e lui le manda un video in cui imbraccia un fucile e va sotto casa della donna, nel quartiere Morena, affiggendo dei cartelli: «State attenti alla sarta». L'uomo le avrebbe anche mandato un messaggio in cui le chiedeva 10mila euro. Enzo L., 51enne, difeso dall'avvocato Chiara Porta Crozon, è ora indagato dalla procura di Roma e si trova agli arresti domiciliari con le accuse di stalking e tentata estorsione. Martedì è stato interrogato a piazzale Clodio davanti al gip.
LA RELAZIONE
Per cinque anni si sono amati alla follia, ma un mese fa tutto è cambiato e i rapporti tra i due si sono incrinati a tal punto che la donna ha deciso di mettere fine alla relazione con il 51enne. È convinta che l'uomo riuscirà ad accettare la situazione, ma Enzo non sta passando un periodo facile: il padre è ricoverato in un hospice e sta per morire.
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L'INTERROGATORIO
Martedì il 51enne era a piazzale Clodio per rendere l'interrogatorio di garanzia davanti al gip Paola Della Monaca. L'uomo ha confermato di aver mandato il video con il fucile, ma ha negato gli altri episodi, compresa la tentata estorsione. Oltre a ribadire che nel corso della relazione non ci sono mai stati problemi di coppia e di violenza, a sostegno della sua versione ha depositato gli screenshoot dei messaggi scambiati con la ex che, in alcuni di essi, lo chiama amore. Una versione in parte contrastante con quella della donna, per cui verrà richiesta una nuova audizione. Nel corso dell'interrogatorio di garanzia l'avvocato della difesa ha inoltre avanzato richiesta di sostituzione della misura degli arresti domiciliari. La misura, però, è stata confermata dal gip dopo che il pm Stefania Stefanìa si è opposta all'istanza, e rilevato che: «Essendo certi gli ultimi, seri, episodi - si legge nell'ordinanza - non sussistono le condizioni per operare una valutazione di attenuazione delle esigenze di cautela». L'uomo, però, su concessione del giudice potrà recarsi dal padre ricoverato tre volte alla settimana, utilizzando la propria auto, ma avvisando la polizia giudiziaria del suo allontanamento da casa e inviando in Procura, ogni settimana, un'attestazione dello stato di degenza del padre presso l'hospice.