«Gridava “basta, ti prego”, mi sono affacciato e ho visto il rapinatore che scappava», così Carlos, portiere di uno degli stabili di via Armando Spadini, che nel tardo pomeriggio dello scorso giovedì ha soccorso I. C., vicecapo delle risorse umane, rapinata da un uomo armato di pistola mentre stava entrando con la sua Maserati nel garage.
LA TESTIMONIANZA
Erano da poco passate le 19, la manager stava tornando a casa a bordo della sua auto, il cancello del garage era già aperto e il muso della macchina aveva appena varcato la soglia quando, all’improvviso, un uomo a piedi le è comparso accanto alla vettura. «Ho sentito una donna che gridava: “Basta, ti prego, basta”», racconta Carlos. «Così mi sono affacciato - continua - e ho notato un uomo con il cappuccio in testa che camminava verso l’uscita della via. Quando lui mi ha visto ha iniziato a correre. In quel momento ho capito che era successo qualcosa di grave». Quindi il portiere si è avvicinato alla donna che era ancora in macchina «tremava, continuava a chiedere aiuto, per terra c’erano i vetri del finestrino».
«Mi sono avvicinato e mi ha detto che era stata rapinata. Si è trattato di un’aggressione violenta, lei non ha opposto resistenza, ma questo uomo la strattonava dal braccio per toglierle l’orologio», continua il racconto di Carlos. Via Armando Spadini è una strada privata, si può accedere soltanto attraverso il cancello di via Bartolomeo Ammannati. «È una via buia e il cancello pedonale è sempre aperto, entra chiunque. Accanto poi c’è il parco (Villa Balestra, ndr), non è raro che ci siano furti o rapine», spiega l’uomo che in quella zona ci lavora e sente tutte le lamentele dei residenti. Un furto appena un mese fa in uno dei palazzi nella via teatro della rapina a Castellini, un altro in un ulteriore appartamento. Qualche mese fa in via Monti Parioli un uomo aveva subito una rapina a mano armata mentre parcheggiava la macchina nel garage. Anche in quel caso ad essere portato via era stato un orologio, nello specifico un Rolex, uno degli oggetti più ricercati dai malviventi grazie alla facilità con cui viene rivenduto. Nel caso del vice capo delle risorse umane di Bulgari è molto probabile che la donna, avendo gioielli vistosi al polso, fosse seguita già da diverso tempo dai malviventi che, sottraendo solo due bracciali e un orologio, sono riusciti a fuggire con un bottino da 50mila euro.