Roma, sedicenne algerino si uccide nel centro di accoglienza di Fidene

Sabato 28 Maggio 2016 di Marco De Risi
Roma, sedicenne algerino si uccide nel centro di accoglienza di Fidene
Lo hanno trovato con un lenzuolo stretto al collo, appeso all'asta della doccia. É stato un suo coetaneo a dare l'allarme nel centro di accoglienza per minori di Fidene. Entrando nei bagni ha visto il sedicenne appena arrivato in Italia. Il giovane algerino respirava ancora, ma quando è arrivata l'ambulanza del 118 non c'era più niente da fare.Il ragazzo era sbarcato sulle nostre coste con una delle ultime ondate di immigrati. Nel centro di via Annibale Maria di Francia era giunto giovedì. Non si conoscono le ragioni del suo gesto. Dopo aver sfidato la morte in mare e superato chissà quali altri pericoli e minacce, quando ormai ce l'aveva fatta e poteva sentirsi al sicuro l'algerino si è tolto la vita. L'ha fatto nel paese che doveva rappresentare per lui la salvezza. È successo venerdì sera intorno alle 21.30. Quando uno degli ospiti del centro è entrato in bagno ha visto la scena e ha chiamato i soccorsi. I responsabili del centro hanno tagliato il lenzuolo nel tentativo di salvarlo. Il ragazzo respirava ancora e hanno sperato che potesse farcela.

  Poco dopo è arrivata l'ambulanza del 118, il medico non ha potuto fare altro che constatare la morte del sedicenne. Sono intervenuti gli agenti del commissariato San Basilio e anche quelli della scientifica. Adesso bisognerà capire se c'è qualche motivo che può avere spinto il ragazzo a suicidarsi.Nel centro di accoglienza di Fidene, dove vengono ospitati i minori, un anno fa c'era stato l'allarma scabbia. Erano stati segnalati circa 15 casi.
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