Roma, auto blu al capogruppo M5S: il caso finisce ai pm contabili

Giovedì 9 Novembre 2017 di Lorenzo De Cicco
Roma, auto blu al capogruppo M5S: il caso finisce ai pm contabili

Tutti lo attaccano, ma lui scantona. Da Forza Italia al Pd, da Fratelli d'Italia alla lista Marchini, tutti a chiedergli di spiegare come mai, mentre il suo partito da un anno racconta di avere «abolito» le auto blu per consiglieri e capogruppo in Assemblea capitolina, lui invece continui ad andare in giro con la macchina di servizio del Campidoglio (e l'autista) dal centro storico all'Eur. Paolo Ferrara, presidente dei grillini nel Consiglio comunale di Roma, però, per tutto il giorno parla d'altro: dal risultato elettorale della Sicilia alla nuova «isola ecologica Ama di Acilia». Quanto all'auto di servizio su cui è stato pizzicato a bordo in diversi quartieri, come ha svelato ieri il Messaggero, neanche una parola. Il caso però rischia di andare oltre il chiasso della polemica politica. Un consigliere di minoranza, Alessandro Onorato, che già in passato ha portato avanti una battaglia contro le auto blu di Palazzo Senatorio, ieri ha annunciato che presenterà un esposto alla Corte dei Conti. «Cose del genere non possono rimanere impunite», sostiene.

GLI ACCERTAMENTI
Si muove anche la Commissione Trasparenza del Campidoglio, che ha deciso di indagare sulla vicenda. Il presidente dell'organismo di controllo e garanzia, Marco Palumbo, ha chiesto l'accesso agli atti «per conoscere attraverso gli ordini di servizio la frequenza dell'uso delle autovetture comunali, dei tragitti e del numero spostamenti effettuati». Spiega Palumbo: «Come è noto, solo il sindaco e gli assessori hanno disponibilità delle auto di servizio - prosegue Palumbo - I consiglieri comunali invece possono usufruire di una navetta collettiva per recarsi in Campidoglio dalla sede dei gruppi capitolini di via del Tritone».

L'ANNUNCIO DEL 2016
In effetti era stato proprio il Movimento Cinquestelle, appena scalato il Colle capitolino nell'estate del 2016, a calare la mannaia contro questo feticcio della casta appena battuta alle urne. «Via le auto blu a disposizione dell'ufficio di presidenza e quelle a disposizione dei presidenti dei gruppi», dicevano (anzi, scrivevano su Facebook) i grillini. Un anno dopo però il frontman dei pentastellati in Aula Giulio Cesare continua a sfrecciare in giro per la città tutto solo insieme all'autista, sulla vettura messa a disposizione dall'amministrazione comunale. Un comportamento che stride con il pedigree da grillino doc di Ferrara e anche con altre decisioni messe in campo dalla giunta di Virginia Raggi, che ha appena fatto sapere di avere tagliato l'auto di servizio a tutti i dirigenti della Mobilità capitolina. E infatti l'episodio è stato notato anche nello staff della sindaca, con una punta d'imbarazzo.
L'opposizione ieri non ha risparmiato il capogruppo del M5S. Per il Pd, tra gli altri, è intervenuto il consigliere Orlando Corsetti: «Il Movimento sa solo predicare bene e razzolare male». Per Fratelli d'Italia parlano del caso il capogruppo Fabrizio Ghera e il consigliere Andrea De Priamo, che annuncia un'interrogazione in Consiglio comunale. Il consigliere regionale di FI, Adriano Palozzi, ironizza così: «Paolo Ferrara mette in luce una bella contraddizione amministrativa. Altro che puri e casti, piuttosto pura casta a 5 stelle...».
 

Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 09:02