Roma, affitta la sua villa e scopre che è diventata un club a luci rosse: i festini hard pubblicizzati sul web

Giovedì 16 Marzo 2017 di Veronica Cursi
Roma, affitta la sua villa e scopre che è diventata un club a luci rosse: i festini hard pubblicizzati sul web

Affittare la propria casa e scoprire che è stata trasformata in un club privè. Con tanto di festini a luci rosse, scambi di coppia e orge party pubblicizzati su social e siti internet. E' la brutta sorpresa capitata a Cristina Vajola, istruttrice di equitazione di 45 anni, che a giugno ha deciso di mettere in affitto la sua villa di Formello, a nord di Roma. Più di 850 metri quadrati di casa, 4 ettari di giardino e piscina che in pochi mesi sono diventati la location perfetta (a sua insaputa, ovviamente) per serate a luci rosse.

 

IL RACCONTO
«Dovevo trasferirmi in un'altra zona - racconta Cristina - la villa dove vivevo con i miei genitori era diventata troppo grande, così decido di affittarla. Stipulo un regolare contratto di affitto di 4 anni tramite un'agenzia immobiliare con una persona titolare di una società di eventi. Nel contratto è specificata la destinazione a uso abitativo, con la possibilità - del tutto secondaria o casuale - di svolgere attività di associazione culturale». Da subito cominciano i problemi: «Dopo neanche un mese gli inquilini iniziano a non pagare l'affitto di 5 mila euro al mese, accampando mille scuse: l'impianto elettrico non funziona, l'impianto di irrigazione del giardino è rotto, finché dopo le insistenze del mio avvocato finalmente arrivano le prime mensilità». Ma dura poco: «Da dicembre, dopo una serie di messaggi minatori, smettono di pagarmi del tutto, rimandano continuamente gli appuntamenti come se non volessero farmi vedere casa. E nel frattempo qualche vicino comincia a raccontarmi che ogni sera, davanti casa, c'è un via vai incredibile di gente...».
Cristina allora decide di andare a fondo alla situazione. «Un giorno insospettita passo davanti al cancello e vedo un cartello appeso fuori La villa di Formello. Torno a casa, digito quel nome su Google ed ecco la sorpresa: la casa dove sono cresciuta, la mia casa, era diventata un bordello». Cene in lingerie, pool party nella piscina naturista, orge pubblicizzate nelle chat erotiche, serate mascherate. Persino un video su You Tube dove si pubblicizza il Capodanno.

TICKET E BAR
«La casa è irriconoscibile - racconta Cristina - la camera da letto dei miei genitori è diventata la sala coppie con tanto di grate appese al muro. Ci sono camere per incontri al buio, lì dove c'erano i saloni c'è un sex restaurant con 50 coperti, due bar e una discoteca senza che ci siano i permessi né della Asl, né della Siae per svolgere attività di pubblico intrattenimento. Vernice rossa alle pareti, immagini erotiche sui muri e nel giardino dove giocava mio figlio il progetto di aprire un car sex. Insomma, dietro l'associazione culturale si nasconde una vera e propria organizzazione del sesso. Il locale è aperto dal mercoledì al sabato con prezzi tra i 60 e gli 80 euro». Una settimana fa Cristina decide di denunciare: «Ho presentato un esposto ai carabinieri di Formello, alla Finanza, ai Nas, alla Asl e al Comune. Ed è stato anche notificato lo sfratto. Mi hanno risposto che quella è un'attività culturale. Gli incontri sessuali a pagamento sono cultura? Dentro quel posto non c'è niente di legale: non ci sono permessi, non rilasciano scontrini. Nessuno mi tutela». E intanto a Villa Formello il viavai continua.
 

Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 16:23