Roma, scontro sul vicesindaco: in pole Colomban, ma Raggi punta su Mazzillo

Lunedì 19 Dicembre 2016 di Mauro Evangelisti
Roma, scontro sul vicesindaco: in pole Colomban, ma Raggi punta su Mazzillo

Sorpresa, ora spunta un fedelissimo della Raggi, Andrea Mazzillo, per la poltrona di vicesindaco liberata da un altro del raggio magico, Daniele Frongia, che comunque non lascia la giunta. Quando si parla di Roma Capitale a guida Cinque stelle le sorprese non mancano mai. Nella drammatica giornata di sabato Virginia Raggi, arrivata a un soffio dalla scomunica di Grillo che aveva già pronto il post per il ritiro del simbolo e stava per premere «invio», si era salvata aggrappandosi al piano di salvataggio di Casaleggio e Casalino, accettando la soluzione di Massimo Colomban vicesindaco. L'imprenditore trevigiano, indicato da Casaleggio, con il raggio magico non c'entra proprio nulla. Anzi: nelle intercettazioni dell'inchiesta emerge che Marra e Romeo lo temevano per la sua vicinanza ai vertici del Movimento. Dunque, Colomban potenzialmente è una sorta di commissario che garantisce sia Grillo, sia Casaleggio. Ma ieri la Raggi, come aveva già fatto in passato, dopo essere uscita dall'angolo quasi miracolosamente, ha fatto la ripartenza. Ha chiarito che a votare il vicesindaco saranno i consiglieri comunali e dovranno scegliere tra chi è già in giunta. Allontanato così lo spettro di un lombardiano (gli odiati De Vito e Ferrara) che fa il vicesindaco e la controlla, punta ora a un risultato ancora più raffinato: dal voto potrebbe essere scelto non Colomban, ma Andrea Mazzillo, uno che i consiglieri comunali conoscono bene: esperienze giovanili nel Pd a Ostia, è stato prima mandatario della campagna elettorale della Raggi, poi suo capo staff in Campidoglio, infine nominato assessore al Bilancio quando non si è trovato nessun altro disponibile a ricoprire quel posto dopo le dimissioni di Minenna. «Vedrete - dice qualcuno nel Movimento 5 Stelle che non ama la Raggi - alla fine non cambierà nulla: Frongia resta in giunta, Mazzillo fa il vicesindaco. E Romeo? Formalmente non sarà più il suo capo segreteria, ma lo sposterà in un altro ufficio dove continuerà a fare il capo di gabinetto ombra». Salvatore Romeo, un altro di cui Casaleggio e Grillo hanno chiesto la rimozione, è il signore che era con la Raggi nella famosa foto scattata sul tetto del Campidoglio. Per il vicesindaco c'è anche una ipotesi di mediazione: l'assessore alla Cultura, Luca Bergamo.

LA SCELTA
Quando voteranno i 29 consiglieri per il nuovo vicesindaco? Tra oggi e domani, dicono in Campidoglio. «Settimana difficile, ma il lavoro va avanti» scrive su Facebook il sindaco Virginia Raggi che dimostra di conoscere bene il significato della parola eufemismo.

Massimo Colomban, che fino a ieri sera sembrava essere l'uomo su cui era stato trovato l'accordo per il posto di vicesindaco e garante, invece preferisce un altro sostantivo: prudenza. Dice: «Non c'è nulla di definito. Non voglio rilasciare assolutamente dichiarazioni, prenderò le decisioni con il Comune tra lunedì sera e martedì». In sintesi: non c'è nulla di scontato. E che la Raggi abbia ritrovato vigore lo dimostra anche il post di ieri in cui rivendica i risultati ottenuti sul fronte di: pulizia della città, trasporti, delle politiche abitative, l'assunzione di 191 nuovi dipendenti, un albero di Natale più bello in piazza, perfino il presepe. Quasi un paradiso, insomma, secondo la Raggi. Ma c'è un'altra decisione che dovrà prendere in fretta: sostituire l'assessore all'Ambiente, Paola Muraro, che si è dimessa perché indagata. Il suo disegno iniziale era di reintegrarla rapidamente, ma forse su questo dovrà cedere. E spunta il nome di Pinuccia Montanari, già assessore all'Ambiente a Reggio Emilia e Genova. 

Ultimo aggiornamento: 09:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA