Migranti ancora in strada, l'ira del Campidoglio: «Accettino gli alloggi»

Lunedì 28 Agosto 2017 di Simone Canettieri
Migranti ancora in strada, l'ira del Campidoglio: «Accettino gli alloggi»
La situazione è ancora emergenziale: ci sono oltre duecento tra eritrei e etiopi sgomberati giovedì dall'immobile di via Curtatone che vivono accampati in centro con le tende. Ovvero in piazza Madonna di Loreto e in piazza Santi Apostoli. Altri ancora, invece, da tre giorni si sono uniti ad altri connazionali nei pressi della stazione Tiburtina, in quello è chiamato il nuovo centro Baobab.
L'assessore ai Servizi sociali Laura Baldassare, finalmente rientrata nella Capitale dopo le ferie, ieri ha passato la giornata a girare i centri di accoglienza che ospitano i migranti che invece hanno accettato una soluzione alternativa. Il problema sono coloro che ancora dicono no. Creando un problema di decoro e degrado nel cuore della città e soprattutto vivendo in condizioni estreme e poco dignitose dopo notti passate all'addiaccio in piazza Indipendenza. Baldassare prova a fare opera di persuasione e lancia un appello che più che ai migranti sembra rivolto ai movimenti per la casa che stanno dietro la protesta.
L'APPELLO
Proprio l'assessore Baldassarre ieri sera al termine del tour in giro per la città ha pronunciato parole molto accorate: «Continua il lavoro della Sala Operativa Sociale attraverso l'Unità di Strada per la presa in carico delle fragilità. Abbiamo chiesto anche ai migranti stessi di informare le altre persone coinvolte nello sgombero, che c'è ancora la possibilità di essere accolti. È infatti incomprensibile che a fronte di una disponibilità di posti le persone preferiscano rimanere in strada».
Nelle varie strutture d'accoglienza ci sono infatti ancora 70 posti liberi destinati alle cosiddette fragilità che possono essere occupati. Poi rimangono le sei villette a Forano, il comune di 3.500 abitanti nel Reatino a 60 chilometri da Roma, di proprietà della società titolare dell'immobile sgomberato. Sono a disposizione, tra poco potranno essere abitate.
Le soluzioni, fanno capire dal Comune, ci sono affinché i migranti abbandonino la strada, se non fosse anche per il danno d'immagine e sociale che il M5S vede dietro a questa permanenza. Sempre Baldassarre spiega: «Abbiamo visitato i luoghi del circuito d'accoglienza capitolino che ospitano le persone che hanno accettato la proposta formulata della Sala Operativa Sociale a seguito dello sgombero di via Curtatone. Abbiamo incontrato madri, donne incinte, anziani e persone malate. Abbiamo visto bambini giocare tra loro. Ci siamo accertati delle loro condizioni, ascoltato i loro racconti e dialogato con gli operatori che stanno fornendo un importante contributo per garantire un'accoglienza di qualità». Insomma, il messaggio è: fatevi accudire non rimanete per strada. Soprattutto perché i rischi di problemi per l'ordine pubblico dopo le tensioni di giovedi potrebbero riaffiorare. E nelle prossime 48 ore ci sarà l'incontro tra la sindaca Virginia Raggi e il ministro degli Interni Marco Minniti. Parlare di come gestire migliaia di persone se non riesci a chiudere un capitolo che ne riguarda 200 potrebbe essere particolarmente imbarazzante.