Marra uno dei 23mila dipendenti? Ecco cosa scrisse Raggi nell'atto di nomina

Sabato 17 Dicembre 2016
Marra
«Il dottor Marra, come ho sempre detto, è uno dei 23 mila dipendenti capitolini e non un esponente politico». Queste parole, pronunciate dal sindaco Virginia Raggi nel suo stringato discorso pronunciato ieri in Campidoglio, non hanno convinto nemmeno i militanti pentastellati. Inaccettabile far passare Marra come uno tra i tanti, uno come gli altri, un ago in un pagliaio impossibile da individuare e togliere prima del suo arresto.

Vice capo di gabinetto prima, direttore del personale poi, Marra ha sempre svolto un ruolo di primo piano nell'amministrazione Raggi, tanto che la sindaca si è spesa personalmente per tenerlo al suo fianco quando dall'interno del Movimento premevano perché quel personaggio già collaboratore della giunta Alemanno venisse messo alla porta. E a testimonianza che Marra non era certo uno qualunque ci sono anche le carte. 

Nell'ordinanza numero 8 del 28 giugno, con cui Raggi conferì l'incarico di vice capo di gabinetto vicario a Marra (che poi, dopo le proteste interne a M5S, verrà spostato alla non meno "pesante" direzione del personale) la sindaca spiega che la scelta di metterlo in quel ruolo è stata fatta «considerato che il dirigente in argomento, per l'elevata qualificazione professionale e per l'esperienza maturata, possiede i requisiti che evidenziano la concreta idoneità ad esercitare le funzioni connesse al citato incarico». 



 
Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 09:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA