Mail e dossier, nel pc di Raffaele Marra la guerra tra M5S

Giovedì 22 Dicembre 2016
Mail e dossier, nel pc di Raffaele Marra la guerra tra M5S
Un rapporto «fitto e costante» con i massimi vertici dell'amministrazione capitolina, a partire dal sindaco Virginia Raggi. Mail e chat che raccontano come Marra fosse un punto di riferimento quotidiano per la macchina politico-amministrativa di palazzo Senatorio. E che potrebbero anche svelare retroscena sulla guerra tra le anime del Movimento 5 Stelle. Attraverso una approfondita analisi del personal computer e del cellulare dell'ex capo del personale del Campidoglio, arrestato venerdì scorso, gli inquirenti vogliono esplorare la «galassia» Marra, i suoi rapporti con i vertici dell'amministrazione e capire il suo ruolo non solo come profondo conoscitore della legislazione, spesso complessa, che regola il funzionamento di una amministrazione comunale.

L'ex braccio destro del sindaco Raggi, per la carica che ricopriva era, di fatto, nella struttura di comando dell'amministrazione. Anche per questo ruolo che si era ritagliato con il sindaco, Marra era al centro della violenta guerra per correnti all'interno del M5S. Una guerra che risale alle comunarie per la scelta dei candidati quando Daniele Frongia, ex vicesindaco, anche lui nel Raggio magico, si ritirò per poi convogliare i suoi voti su Raggi. L'attuale presidente del Consiglio comunale Marcello De Vito arrivò secondo e i corridoi parlarono di un dossier pronto per screditarlo. Nel pc potrebbero quindi nascondersi, oltre a pareri, comunicazioni, consigli di natura tecnica anche documenti di natura più «politica» che potrebbero dare spunti anche per il filone di indagine che riguarda le nomine fatte dalla Raggi. Sul punto in procura a Roma resta aperto un fascicolo senza indagati che riguarda le nomine dell'ex capo di gabinetto Carla Raineri, dell'ex responsabile della segreteria Salvatore Romeo, dell'assessore al Bilancio Andrea Mazzillo, del delegato al personale Antonio De Santis e infine quella del fratello di Marra, Renato, a capo del Dipartimento Turismo.

Un fascicolo dove è stata allegata anche la delibera che l'Autorità Anticorruzione sulla nomina di Renato Marra.
Entro sabato, intanto, l'avvocato di Marra, Francesco Scacchi, presenterà istanza presso il tribunale del Riesame per chiedere l'annullamento o la riduzione dell'ordinanza di custodia cautelare. La vicenda Marra non è l'unico filone giudiziario che scuote i palazzi dell'amministrazione comunale. Proprio ieri l'ex assessore all'Ambiente Paola Muraro è stata ascoltata per oltre cinque ore dai magistrati che indagano su presunti illeciti nello smaltimento dei rifiuti. «Non ero io a prendere le decisioni ma segnalavo ai responsabili aziendali tutte le anomalie che riscontravo», avrebbe spiegato agli inquirenti la Muraro che è stata per 12 anni consulente esterno in Ama, la municipalizzata dei rifiuti. Subito dopo Natale, i suoi difensori depositeranno una memoria con allegata documentazione che fa riferimento ad argomenti trattati nel corso dell'interrogatorio. In base a quanto emerge, inoltre, nel corso dell'atto istruttorio non sarebbero stati contestati altri profili penali rispetto a quelli indicati nell'invito a comparire ossia quelli di violazione delle norme sull'ambiente.
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