Consulenze Asl, Raggi 4 ore in Procura: ho chiarito

Sabato 23 Luglio 2016
Consulenze Asl, Raggi 4 ore in Procura: ho chiarito
Un interrogatorio concordato per una vicenda che la procura di Roma considera già chiarita. Ieri pomeriggio, la sindaca Virginia Raggi si è presentata a piazzale Clodio ed è stata ascoltata, per circa quattro ore, in merito alla vicenda dei compensi ricevuti come consulente della Asl di Civitavecchia. Anche a sua tutela, il nome è stato iscritto sul registro degli indagati con l'accusa di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico. Ma le verifiche di queste settimane, basate sui documenti inviati al procuratore Giuseppe Pignatone e all'aggiunto Paolo Ielo dall'Anac, raccolti in Comune e presso la Asl di Civitavecchia, sembrano aver chiarito il punto più importante: Raggi ha seguito correttamente le indicazioni di un modulo comunale scritto in modo incompleto e scorretto. Se la legge sulla trasparenza chiede a tutti i consiglieri comunali (quale era lei fino allo scorso anno) di comunicare i compensi spettanti degli incarichi ricevuti, anche quando il saldo non sia stato effettivamente corrisposto. Il modulo comunale, invece, parla solo dei compensi percepiti. Proprio questo errore rende la sindaca non punibile. Le accuse a suo nome, quindi, con ogni probabilità saranno archiviate entro la prossima settimana. Dalla vicenda, tra l'altro, potrebbero emergere nuovi accertamenti in Comune da parte dell'Anac: l'autorità sulla trasparenza dovrà ora verificare come, perché e da chi siano stati confezionati i moduli fallati.

IL POST
Nel frattempo, in serata, il primo cittadino è intervenuta sulla vicenda con un post sul suo profilo Facebook: «Vi ricordate l'esposto presentato a poche ore dal ballottaggio nei miei confronti da Renato Ienaro, dirigente del Pd che aveva ben pensato, però, di nascondere la sua qualifica firmando l'atto col nome della sua associazione, la Anlep? Un modo bieco per tentare di abbattermi prima del voto, ma tant'è, i romani dimostrarono di essere più forti dei loro attacchi». In ogni caso, scrive ancora Raggi, «a seguito di quell'esposto la Procura ha, correttamente, aperto un'indagine e al riguardo, oggi, al termine di una lunga giornata, ho chiarito ogni aspetto». La vicenda, evidenzia l'inquilina di Palazzo Senatorio, non avrà alcuna ripercussione sull'attività amministrativa della giunta pentastellata: «Ho piena fiducia nel lavoro della magistratura e mentre il Pd, da parte sua, cerca pretestuosamente di attaccarci su ogni fronte, noi continuiamo a lavorare per la città. Ce lo chiedono i cittadini ed è quello che continueremo a fare. Ogni giorno», conclude sul social network.

LE ASSEGNAZIONI
Sono due gli incarichi di Virginia Raggi che sono stati presi in esame, Entrambi assegnati dalla Asl di Civitavecchia. Nel 2012, quando l'avvocatessa riceve il mandato di recuperare 165 mila euro degli oltre 2 milioni che l'amministrazione dovrebbe recuperare per fatture gonfiate, non esiste ancora un albo dei professionisti, creato dalla Asl qualche mese dopo. Ottomila euro di parcella, della quale, finora, sono stati pagati mille e 800 euro. Il secondo, ricevuto nel 2014 sempre dall'Azienda sanitaria locale di Civitavecchia per il recupero crediti, con 5 mila euro destinati all'avvocato che non sarebbero stati mai corrisposti.
C. Man.
Fa.Ro.