Ornella Muti in Sabina per sostenere il Fara Film festival e i giovani. Oggi la chiusura con Asia Argento

Domenica 23 Luglio 2023 di Raffaella Di Claudio
Ornella Muti e il patron del festival Riccardo Martini
RIETI - “Sono qua, al Fara Film festival, un evento giovane fatto da giovani, perché credo sia importantissimo sostenerlo.
I giovani sono il nostro futuro e vanno animati, perché se loro perdono l’entusiasmo per noi è finita”. Così Ornella Muti, ospite d’onore della seconda serata del festival ideato da Riccardo Martini e diretto da Daniele Urciuolo. L’attrice è arrivata nel borgo anche in occasione del tributo all’attore e registra recentemente scomparso, Francesco Nuti, con il quale lavorò, come progonista, nel suo film “Tutta colpa del paradiso”. “Francesco era un ragazzo speciale, particolare, malinconico, ma anche allegro e compagnone – ha detto Ornella Muti - Ho un ricordo bellissimo del set, eravamo tutti uniti, la sera si stava insieme mentre Francesco suonava la chitarra. È stato molto bello”. Ieri sera (sabato 22 luglio), nella terza giornata della kermesse, è stata la volta dell’attore e regista Sergio Rubini con la proiezione della sua pellicola “I fratelli De Filippo”. Oggi (domenica 23 luglio) la conclusione sarà affidata ad Asia Argento che terrà alle 18.30 una masterclass a Palazzo Martini per poi incontrare il pubblico in piazza Garibaldi alle 20.30 introducendo la proiezione del suo film “Incompresa” nel quale ha diretto Giulia Salerno, Charlotte Gainsbourg e Gabriel Garko. Durante l’evento, condotto da Renzo Di Falco e Claudia Tosoni, verranno presentati lo spot “Fermati al rosso, e i cortometraggi “Da capo a 12” di Adamo Dionisi e Vanessa Cremaschi e “Il ballo” di Susy Laude, con gli autori in sala, e annunciati i vincitori del concorso internazionale di cortometraggi. Presenti anche l’attrice e produttrice Paola Sini e da Los Angeles le produttrici Giulia Lupetti e Holly Anderson Levow. Sta quindi per andare in archivio la quarta edizione del festival farense aperto dal regista Pupi Avanti che giovedì ha lanciato un allarme sostenendo come i “multisala hanno distrutto cinema italiano essendo riservati alle cinematografie estere, soprattutto americane. E si produce talmente tanto che non è mai stato così difficile trovare un fonico, un operatore, un macchinista, un elettricista”. Ha poi invitato “il Governo, le istituzioni e la politica a restituire a questo Paese un po’ di ambizione, dobbiamo tornare a credere veramente che essere italiani ha un significato, il cinema italiano può tornare ad essere a livello di quello americano”. Accanto a lui c’era la ministra per la Famiglia, Eugenia Maria Roccella, secondo la quale “è importante tornare al cinema perché ci racconta storie, ci rende tutti più consapevoli di quello che siamo, di quello che viviamo intorno a noi. Poi il Fara film festival – ha sottolineato - ha una ambizione sociale affrontando temi importanti per me, e incoraggia nuovi talenti. Inoltre, è importante che sia in un piccolo centro della nostra meravigliosa Italia”.
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