Vaccini/ Dall’epatite al morbillo, la prevenzione è decisiva

Sabato 23 Giugno 2018 di Mario Pappagallo
Vaccini/ Dall’epatite al morbillo, la prevenzione è decisiva
ROMA Il decreto Lorenzin impedisce l’iscrizione a scuole materne ed asili nido ai bambini non vaccinati e prevede multe per i genitori che iscriveranno i loro figli non vaccinati alla scuola dell’obbligo (dalla primaria alle superiori, sino ai 16 anni). 

Cerchiamo di analizzare i 10 vaccini che la legge rende obbligatori. 

ANTI-POLIO 
La poliomielite è stata la malattia infantile più temuta del XX secolo. In caso di paralisi del diaframma, essa può condurre alla morte per soffocamento. Dopo l’introduzione della vaccinazione, in Italia la malattia subì una notevole riduzione fino alla scomparsa di casi avvenuta all’inizio degli anni Ottanta. Prima delle vaccinazioni, annualmente in Italia si verificavano migliaia di casi di paralisi da poliomielite (picco nel 1958 con più di 8.000 casi) e centinaia di morti. 

ANTI-DIFTERICA
A fine Ottocento causava molte vittime, soprattutto fra i bambini. Sei malati su dieci morivano di soffocamento poiché il morbo attacca la gola. Alla fine del 1800 si curò il primo bambino dalla difterite mediante vaccino; successivamente, in pochi anni la mortalità per difterite crollò dal 60 al 20%. 

ANTI-TETANICA
Il tetano colpisce i muscoli e i nervi dell’organismo. Ne è causa una neurotossina prodotta da un batterio (Clostridium tetani). Il contagio avviene generalmente quando una ferita della pelle viene contaminata dal batterio che spesso si trova nel terreno. Il tetano si rivela particolarmente grave e pericoloso, anche letale, ma può essere prevenuto con successo con il vaccino. Caratteristico è il blocco della mascella, che rende impossibile aprire la bocca o deglutire. Ogni anno nel nostro Paese vi sono ancora circa 100 morti di tetano. 

ANTI-EPATITE B 
L’HBV, causa dell’epatite B, è il primo virus per il quale è stata dimostrata una chiara correlazione con lo sviluppo di una forma tumorale al fegato: il vaccino quindi previene il tumore. L’epatite B, trasmessa da contatti con sangue e fluidi corporei infetti, provoca un’infiammazione acuta del fegato e può portare a cirrosi e tumore. Si calcola che ogni anno muoiano 600.000 persone per le conseguenze dell’epatite B. In Italia 700 mila sono i portatori del virus e 57 le persone che ogni giorno perdono la vita.

ANTI-PERTOSSE 
Si stima che circa 16 milioni di persone nel mondo siano infettate ogni anno. Le persone di tutte le età possono essere colpite. Nel 2015, la pertosse ha causato 61.000 decessi, in calo dai 138.000 decessi registrati nel 1990. Quasi il 2% dei bambini infetti con meno di un anno di età muore. La pertosse, nota anche come tosse dei 100 giorni, è malattia infettiva batterica altamente contagiosa. La tosse può durare per 10 o più settimane.

ANTIINFLUENZAE TIPO B
L’Haemophilus influenzae di tipo b (Hib) è un batterio che causa infezioni spesso gravi, soprattutto tra i bambini di età inferiore ai 5 anni. Abitualmente, l’Hib dà una malattia simile all’influenza, che si risolve nel giro di qualche giorno. In alcuni casi, invece, l’infezione può evolvere in forme gravi dette forme invasive: meningite, epiglottite, polmonite, artrite, osteomielite. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che nel 2015, a livello mondiale, l’haemophilus influenzae abbia causato 2-3 milioni di casi di malattia invasiva – polmoniti e meningiti - e 386.000 morti in età infantile. 

ANTI-MORBILLO
Il morbillo è una malattia infettiva virale. Colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni. È una delle più frequenti febbri eruttive (piccoli punti rosso vivo sulla pelle), molto meno comune da quando c’è la vaccinazione. Il morbillo è responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite. L’Italia è il secondo paese europeo, dopo la Romania, per i casi di morbillo. L’anno scorso ci sono stati anche alcuni morti.

ANTI-ROSOLIA
La rosolia è una malattia infettiva virale, si manifesta con un’eruzione cutanea simile a quelle del morbillo o della scarlattina. Di solito benigna per i bambini, diventa pericolosa durante la gravidanza perché può portare gravi conseguenze al feto, soprattutto se la madre contrae la malattia nel primo trimestre della gravidanza quando l’infezione può generare un aborto spontaneo, morte intra-uterina o gravi malformazioni fetali (sindrome della rosolia congenita, Src): difetti della vista, sordità, malformazioni cardiache e ritardo mentale nel neonato. 



ANTI-PAROTITE
La parotite, conosciuta anche con il nome scientifico “parotite epidemica” e con il più popolare “orecchioni”, è una malattia infettiva acuta molto contagiosa. Nei bambini la malattia si risolve in pochi giorni nella maggior parte dei casi. Tra le complicazioni descritte vi sono encefaliti (0,02-0,3%), meningiti (0,5-15%), pancreatite (4%) e danni all’udito. Nei bambini, in 5 casi ogni 100.000 di malattia, la parotite causa perdita dell’udito. Negli adulti (non vaccinati da bambini) le complicanze sono più frequenti. Nel 20-30% dei maschi dopo la pubertà si ha l’insorgenza dell’orchite, caratterizzata dal gonfiore di uno o di entrambi i testicoli. Raramente può risolversi in un’atrofia testicolare con conseguente sterilità. 

ANTI-VARICELLA
La varicella è una malattia infettiva altamente contagiosa provocata dal virus Varicella zoster (Vzv). La varicella è in genere una malattia benigna che guarisce nel giro di 7-10 giorni. Se la varicella viene contratta da una donna nei primi due trimestri di gestazione può trasmettersi al feto, causando una embriopatia. 
Ultimo aggiornamento: 07:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA