Unioni civili: da domani
in Senato si vota, Pd diviso

Lunedì 25 Gennaio 2016
In piazza per le unioni civili
Unioni civili, da domani si fa sul serio: prima una riunione del senatori Pd, per provare a recuperare almeno in parte il dissenso dei 30 catto-dem intenzionati a unirsi ai centristi nel dire no alla legge. Soprattutto, si comincia a votare nell'aula di palazzo Madama sulle pregiudiziali di costituzionalità. E lì si vedrà un primo test concreto sui numeri su cui può contare la riforma.
Ieri è scesa in campo in difesa della legge Laura Boldrini, dicendo il suo sì alla stepchild adoption: uno dei punti più controversi tra la sinistra ed i centristi e che può rappresentare una pericolosa mina anche nella navigazione della maggioranza di governo.

 «Quando il partner muore ed il figlio resta solo, il partner ha il dovere di occuparsi del figlio. È quasi naturale che questo dovere si traduca in un diritto. Se è un dovere naturale perchè non deve essere anche un diritto?», si chiede Boldrini, secondo cui dopo le manifestazioni di sabato sulle unioni civili «ora
c'è ancora più responsabilità sui parlamentari per riuscire a fare un percorso che porti ad una legge che non deluda le aspettative».

Parole che scatenano la reazione della Lega e di chi in Forza Italia
tiene duro sul formale 'no annunciato da Silvio Berlusconi al ddl Cirinnà, anche se ai forzisti dissidenti è stata di fatto assicurata libertà di coscienza.
 Per il capogruppo della Lega alla Camera, Massimiliano Fedriga, sulla presidente della Camera dovrebbe addirittura intervenire il Capo dello Stato. «Boldrini è arbitro e se l'arbitro è così di parte - osserva l'esponente del Carroccio - non è garantita in alcun modo l'imparzialità. Mi auguro che il presidente della Repubblica rivolga al più presto un richiamo formale». Critico con la terza carica dello Stato anche Gaetano Quagliariello. Il fondatore del movimento Idea punta il dito contro «alcune sortite di alte cariche istituzionali alle quali chiediamo - dice - se non la terzietà su un tema che tocca le più
profonde convinzioni, almeno lo sforzo di non dire sulla stepchild adoption sciocchezze di merito che non trovano riscontro nella legge vigente e non stanno nè in cielo nè in terra».
 
E durissimo è anche il forzista Lucio Malan accusando la presidente Boldrini, di essere «fuori luogo e fuori logica».  Intanto, ci si prepara alla battaglia parlamentare, con i Cinque Stelle e SI che non accettano compromessi al ribasso, e sostenendo il testo originario del provvedimento, Forza Italia formalmente schierata sul no anche se lascia libertà di coscienza, e Ncd che dice no a qualsiasi limitazione nel numero di emendamenti al testo. 

In pista sostanzialmente tre opzioni: l'emendamento del renziano Marcucci che porterebbe all'azzeramento di tutti gli altri emendamenti non conformi al testo originario (il cosiddetto «canguro»), gli emendamenti di mediazione del Pd Giuseppe Lumia, e quelli dei cattodem. Con un occhio al Family day, la manifestazione dei «contrari» di sabato prossimo cui Angelino Alfano non parteciperà fisicamente in quanto ministro dell'Interno; anche se assicura che sarà in piazza «con la mente e con il cuore».
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