Politiche a Roma, la sfida dei collegi: tre indagati nelle liste pd

Domenica 28 Gennaio 2018 di Simone Canettieri
Politiche a Roma, la sfida dei collegi: tre indagati nelle liste pd
Le tensioni maggiori si registrano, e sono destinate a continuare, dalle parti del Pd. I democrat di prima mattina fanno circolare una lista di candidati alla Camera e al Senato, ma alcuni nomi cambiano casella o scompaiono del tutto in serata. In più incombe il caso indagati e imputati: tre i candidati nel mirino.

Alla Camera Lazio 1 (Roma Est) spunta subito dietro alla ministra Marianna Madia, capolista anche all'uninominale di Roma 2 e presente anche nel listino proporzionale di Roma Ovest, la novità Luciano Nobili, turborenziano ma con ottimi rapporti anche con il premier Paolo Gentiloni. Matteo Orfini, capolista a Roma Ovest, è in campo anche Roma5, zona Torre Angela, dove dovrebbe vedersela con la senatrice grillina Paola Taverna. Su Lazio 3 (Guidonia-Velletri) capolista è Maria Elena Boschi (la sottosegretaria è in corsa però anche a Bolzano).

Subito dietro di lei Roberto Morassut, veltroniano, e a seguire Micaela Campana, indagata per falsa testimonianza nel processo sul Mondo di mezzo. La questione giudiziaria si abbatte anche sull'orfiniano Claudio Mancini, capolista a Latina-Frosinone per Montecitorio, imputato nel processo sui rimborsi regionali dell'era Fiorito con Bruno Astorre (capolista al Senato a Viterbo-Collatina-Guidonia). Monica Cirinnà mette il piede addirittura in due listini per Palazzo Madama, in uno è prima nell'altro è seconda. Boschi però non è l'unica paracadutata a Roma e nel Lazio: c'è anche a Latina-Frosinone la renzianissima Rosa Maria De Giorgi. Un altro piccolo caso della giornata è quello di Lorenza Bonaccorsi, presidente regionale del Pd e molto vicina al premier Paolo Gentiloni, piazzata seconda nel proporzionale della Camera Viterbo-Rieti, dietro al segretario del Lazio Fabio Melilli.

In serata finirà candidata anche al maggioritario di Roma 3 (Castel Giubileo). Ma è l'intera geografia del Pd a essere stravolta radicalmente: la minoranza orlandiana (che qui fa riferimento a Nicola Zingaretti) vede le defezioni di Miccoli e Ciarla, presenti la mattina nei maggioritari di Palazzo Madama, scomparsi in serata «per scelta personale».

GLI SCONTRI
Ma sono i collegi uninominali la vera sfida: Gentiloni se la vedrà su Roma 1 con Paola Binetti (centrodestra) e Carla Ruocco del M5S. Nel secondo ecco dunque la ministra Madia, nel terzo Bonaccorsi. Secondo i calcoli del Pd questi due sono gli unici sicuri, poi tra i «contendibili» vengono inseriti l'ottavo (Ardeatino) dove i dem schierano Patrizia Prestipino, renzianissima già assessore provinciale e presidente del municipio. Qui se la vedrà con Davide Bordoni (Forza Italia). Altro seggio in bilico è quello del Gianicolense: all'inizio doveva essere quello di Roberto Giachetti (ora a Sesto Fiorentino) alla fine è andato a Riccardo Magi (segretario dei Radicali). Per il centrodestra la scelta è ricaduta su Pasquale Calzetta.

Per il ciclo serve un miracolo a Ostia-Fiumicino il Pd punta sul giovane gentiloniano Tobia Zevi. Il M5S gli risponde con il giornalista Emilio Carelli, il centrodestra metterà un uomo della Lega. Per tutti gli altri dem la partita è data per complicatissima, a partire dalla parlamentare uscente Ileana Argentin, entrata in secondo momento per un posto al Tuscolano. «La verità è che sono liste costruite a Roma per un Pd al 20%», si sfogano dalla minoranza orlandiana, grande esclusa dalla competizione. Stesso discorso per il Senato, dove solo Emma Bonino, sembra in grado di farcela. Anche gli altri partiti si organizzano, a partire da Liberi e Uguali che in alcuni collegi può far male al Pd. La formazione di Grasso, presente come capolista al Senato, schiera tra proporzionale e maggioritario un po' ovunque il trio Fassina-De Petris-D'Attorre.

IL PUZZLE
In giro per la Capitale, compaiono i nomi di vecchie conoscenze del centrodestra in Campidoglio e in Regione: dall'ex governatrice Renata Polverini (nel listino ma anche al Tuscolano) alla meloniana Lavinia Mennuni (Roma 2). Saranno presenti sicuramente anche i leader del centrodestra Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Per Fratelli d'Italia ci sarà anche Fabio Rampelli, che ha rinunciato a correre come governatore del Lazio. Chi non ci sarà invece è il senatore uscente Andrea Augello, uno dei colonnelli romani di An, play-maker di giunte regionali e comunali nonché stalker del sindaco Ignazio Marino. «La mia vicenda personale è solo un modesto effetto collaterale di più ampie difficoltà del centrodestra. Ce ne faremo facilmente una ragione». Un'uscita in punta di piedi che stride con il caos di queste ore di tanti protagonisti della politica romana e non solo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA