Mai si sarebbe potuto immaginare che, prima o poi, venisse sconsacrata e sconvocata da sinistra una di quelle tipiche manifestazioni anti-fasciste che si sono susseguite sempre uguali lungo il 900 fino e anche in questi anni al grido: «Ora e sempre Resistenza!». Non che la Resistenza non la si voglia più fare, visto che - secondo la vulgata di sinistra - un nuovo fascismo è alle porte e la tentata strage del nazi-leghista di Macerata sarebbe la riprova che l'anti-fascismo militante, così si chiamava un secolo fa, è di nuovo urgente e necessario.
Ma la novità è che il Pd, cioé Renzi che però lo ha fatto dire al sindaco dem di Macerata, Romano Carancini, ha chiesto e ottenuto di disdire la manifestazione di domani per evitare che la città marchigiana, già sotto choc, venga esposta ad altre tensioni, finisca ulteriormente nell'occhio del ciclone politico-mediatico e magari nel fuoco di scontri di piazza.
Ma se questa è la novità, non c'è nulla di più antico, invece, della rissa che subito si è scatenata a sinistra tra moderati ed estremi. La richiesta del sindaco, cioè del partito, è stata accettata dall'Anpi, dall'Arci, da Libera e dagli altri promotori del corteo anti-fascista e anti-razzista, ma una parte di alcune di queste organizzazioni in polemica con i propri vertici, i centri sociali, la Fiom, i ragazzi di certe scuole di Macerata e di altre città, i movimenti vari come quello del sindaco napoletano De Magistris (che dovrebbe non entrarci nulla ma ogni protesta di piazza è buona per farsi notare), i Liberi e Uguali sempre in polemica con i dem sarà in piazza Fratoianni mentre Speranza e Civati hanno scritto ad Gentiloni in difesa dello svolgimento del corteo), un pezzo di minoranza Pd, gli antagonisti e gli alternativi, i simpatizzanti di Potere al Popolo e i cani sciolti, per non dire della Cgil o del collettivo AntiFa, sono determinatissimi nel manifestare lo stesso domani nel comune marchigiano. Un pezzo grosso del partito bersanian-dalemiano, come Vasco Errani, ha annunciato che sarà in piazza. Mentre Emma Bonino candidata in alleanza con il Pd, dice: «Le manifestazioni non violente sono sempre legittime».
TREMA LA CITTA'
Ma questa manifestazione riuscirà a non sfociare in scontri? Saranno capaci i manifestanti di tenere lontani gli estremisti e gli incendiari? Si temono molti problemi. E non solo perché, tra Forza Nuova e Casa Pound, il set di Macerata abbonda di teste calde non favorevoli alla sinistra. E già ieri sera la polizia ha effettuato alcune cariche contro una quarantina di attivisti di Forza Nuova che hanno violato il divieto di manifestare. Dieci di loro sono stati fermati e portati in Questura.
Ma la tensione potrebbe salire al massimo in quanto il prefetto non ha autorizzato la manifestazione della sinistra-sinistra. Sulla quale Leu attacca il Pd, tacciandolo di scarso anti-fascismo e di prudenza elettoralistica a proposito delle pistolettate di Traini contro i ragazzi neri, e la poelmica investe il ministro Minniti. «Sbagliato vietare la manifestazione», protestano contro il Viminale quelli di Leu.
Macerata può diventare quindi un teatro ad alto rischio.
Il corteo antifascista divide la sinistra, Macerata teme il caos
Venerdì 9 Febbraio 2018 di Mario AjelloE vivere una giornata difficile. Il ministro Orlando, che è andato a trovare in ospedale i ragazzi neri feriti, sostiene che «è rispettabilissima la posizione del sindaco di Macerata, che vuole far scendere l'attenzione su Macerata. Però credo che vada dato un momento di condivisione a chi come l'Anpi rappresenta i valori del nostro Paese, in questo caso la patria». Il vicesegretario del Pd, Maurizio Martina, ha detto infatti che oggi verrà decisa la data e il luogo di una grande manifestazione sui valori dell'anti-fascismo. Ma non sarà domani e non sarà a Macerata. Che ormai è abituata ai brividi, e si prepara a vivere un sabato molto difficile.