M5S, quei dubbi di Casaleggio: la Rete controlli Virginia

Mercoledì 8 Febbraio 2017 di Simone Canettieri e Stefania Piras
M5S, quei dubbi di Casaleggio: la Rete controlli Virginia
Dopo aver parlato con pm e giornalisti Virginia Raggi sarà chiamata anche a chiarire con la base questo delicato momento della sua amministrazione. L'assemblea del M5S romano di domenica scorsa non è bastata per ricompattare il popolo dei militanti che in rete non rinuncia a esprimere dubbi e a fare domande a trecentosessanta gradi: dalle polizze ai piani di zona, passando ovviamente per le inchieste che la coinvolgono. Ieri l'inquilina di Palazzo Senatorio ha provato a scacciare i fantasmi della nuova indagine con una nuova lista di cose fatte: «Quarantatré successi sono pochi? E allora rilanciamo. Sono molti di più».

E così su Facebook ha squadernato 91 azioni intraprese in questi sette mesi in Comune. Un «piccolo aggiornamento» dove entrano però annunci di tavoli di lavoro, progetti ancora non concretizzati, rinnovo di ordinanze già intraprese dai predecessori (quella sui centurioni). Una rettifica - da 43 a 91 - per ribadire che «Roma è ripartita». Ma al di là della controffensiva mediatica, i timori di tenuta interni rimangono. Ecco perché Davide Casaleggio ha accelerato il processo di informatizzazione dei meetup romani e sul blog di Grillo è stato annunciato il Rousseau romano per «gli iscritti a Roma che avranno a disposizione un nuovo strumento di democrazia diretta che consentirà loro di fare delle proposte per la città che poi saranno portate in Consiglio comunale dai portavoce eletti».

IL METODO
Funzionerà grossomodo come Lex Iscritti e contribuirà ad aprire «ai cittadini le porte del Campidoglio». In sostanza, il leader milanese risolve così il problema dello «scollamento» tra base ed eletti romani. La piattaforma ideata da Casaleggio servirà da garanzia per far rispettare il programma elettorale a Raggi, riportare il processo politico amministrativo in rete utilizzando l'intelligenza collettiva e, chissà, evitare altri errori. Il Rousseau romano è una trovata politica di Davide Casaleggio che per restituire serenità alla Capitale ha deciso di giocare la carte della rete in cui confluiranno le proposte e i moniti degli iscritti M5S. Il ragionamento parte dalla necessità di riportare dentro il perimetro dei principi M5S Virginia Raggi ma anche fermare lo spontaneismo assembleare che sta annacquando i meetup capitolini che potrebbe portare a una dispersione della linfa originaria del M5S (gli attivisti in assenza di un coordinamento stanno già utilizzando altre piattaforme per organizzarsi).

La notizia del Rousseau romano è stata condivisa subito da Carla Ruocco, deputata e membro dell'ex direttorio che ora è impegnatissima a riposizionarsi. Partita difficile perché deve prima riappacifarsi coi vertici dopo la visita non concordata al Forum economico di Davos e, soprattutto, dopo l'avversione verso «Virginia». L'arrivo di una nuova piattaforma tranquillizza i parlamentari romani che nella rete vedono soprattutto una forma di condivisione che non li escluderà. A proposito, Roberta Lombardi insiste: «Marra? La storia mi ha dato ragione», continua a dire l'anti-Virginia per eccellenza, accusata di aver passato la notizia sulla polizza di Romeo alla stampa. «Ma io sono tranquilla». Circolano molti più dubbi invece sulla segreteria politica che i vertici stanno studiando. Una struttura formata da una decina di parlamentari che lavorerà a stretto contatto con il candidato premier del M5S. Non c'è ancora l'ok di Grillo ma neppure quello dei parlamentari che vorrebbero fossero nomi eletti in parte in seno al gruppo parlamentare, nomi che ruotino, che abbiano una scadenza come i capigruppo. Gira persino un modulo tra i parlamentari, che premono per poter incontrare il leader, con le domande da porre a Grillo se e quando verrà a Roma.

LA DIVERGENZA
Ma i leader sono concentrati su Raggi. Casaleggio ha accusato di più i colpi delle indagini giudiziarie, mentre il comico genovese si è appassionato di nuovo alla figura della sindaca che vuole sostenere pubblicamente in un evento dedicato alle buche di Roma. L'imprenditore milanese ora usa più cautela ed è propenso ad aspettare che le nubi giudiziarie si dissolvano. La consolazione per Casaleggio è che Luigi Di Maio ha accettato di prestare di nuovo il proprio volto, e la propria fiducia, per Virginia. Oggi pomeriggio il vicepresidente della Camera terrà una conferenza stampa per illustrare l'operato dei sindaci del M5S di Roma, Torino, Livorno e Ragusa. Chiara Appendino parteciperà via Skype, i fari saranno ancora puntati su Virginia, la più attesa.

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