M5S, disgelo Di Maio-Grillo. E via la candidata no vax

Domenica 28 Gennaio 2018 di Stefania Piras
M5S, disgelo Di Maio-Grillo. E via la candidata no vax
«Se volete continuiamo a starci ancora un po' sul ....». Il sempre misuratissimo Luigi Di Maio si lascia andare e cerca di allentare la tensione davanti all'obiettivo della telecamera che deve immortalare il momento del disgelo tra lui e Beppe Grillo. Succede ieri sera a Cesena, nel teatro dove sta per andare in scena Fake, lo spettacolo di Grillo a cui Di Maio ha voluto assistere soprattutto per restaurare l'immagine di unità affettuosa con l'ex comico che la politica ora la farà completamente slegato dai server di Casaleggio.

VIDEO
«Io non lo sopporto», recita Di Maio in primo piano nel video pubblicato in diretta streaming su Facebook. E sempre parlando di Grillo dice. «Poi continua a fare spettacoli nonostante sia il Garante del M5S. Io glielo dico, tu sei il Garante, non puoi fare solo spettacoli ci devi dare una mano». Solo in quel momento compare Grillo che rifila uno sguardo e parole gelide nei confronti della stampa e con la stessa rigidità riceve l'abbraccio di Di Maio. «Beppe Grillo è fondamentale e nelle prossime settimane faremo questa campagna elettorale insieme», aveva detto Luigi Di Maio entrando a teatro dopo una giornata in giro per l'Emilia-Romagna, dove ha incontrato anche gli esponenti della Confindustria modenese.

Lo scouting per gli uninominali intanto continua. Tra gli esterni spunta il campione Domenico Fioravanti, due volte oro nel nuoto alle Olimpiadi di Sidney, che scenderà in campo in Piemonte. In Calabria ci sono due testimoni di giustizia Gaetano Saffioti e Pino Masciari. Continua l'ingaggio di docenti universitari come Mauro Coltorti e imprenditori come il trevigiano Franco Storer, presidente di Casartigiani Veneto, che correrà nell'uninominale al Senato. C'è anche l'avvocato Andrea Arman, consulente del coordinamento Vittime delle banche. In Sicilia sono pronti per la sfida all'uninominale l'ex assessore di Ragusa e fedelissimo di Cancelleri Salvatore Corallo e poi Giorgio Trizzino, direttore sanitario dell'ospedale civico di Palermo e Pino Pisani, ex vicesindaco nella pentastellata Augusta dove diede le dimissioni.

In Sicilia il clima è rovente ieri Mauro Giulivi, già escluso alle Regionali, ha pubblicato delle chat dove si evincerebbe il sistema di cordate che avrebbe influenzato il voto online. Molti parlamentari nelle chat temono i ricorsi degli espulsi dalle liste. Ieri è stata fatta fuori anche la capolista in Veneto, Sara Cunial, famosa per il suo spirito no Vax. Motivare agli esclusi la loro esclusione non sarà semplice per lo staff. Sull'eliminazione di Gedorem Andreatta ieri su Facebook il M5S ha precisato che è stato lui a scegliere di ritirarsi. «Per il Pd che decide nelle segrete stanze è stata una nottataccia», è il contrattacco a Matteo Renzi che arriva dal M5S. Intanto, emerge sempre più chiaro il patto tra Di Maio e i parlamentari uscenti.

IL PATTO
Ieri Roberto Fico ha annunciato di voler correre anche al maggioritario. E così sarà per tanti altri parlamentari uscenti già capolista ma desiderosi di primeggiare. Non si placano le polemiche sul vincolo di residenza non rispettato soprattutto nei collegi metropolitani dove ieri, in Liguria, c'è stato l'ennesimo valzer di posti in lista che però non tocca mai i deputati uscenti anche se da Savona sono stati paracadutati a Genova. A Civitavecchia l'escluso Andrea Palmieri, braccio destro del sindaco M5S Antonio Cozzolino ha scritto stizzito: «Volevo comunicarvi che Di Maio ha deciso di non candidarmi a Cassino dopo aver dato la sua parola ad Antonio e a me che avrebbe provveduto a sistemare una situazione al limite dell'incredibile, sono schifato», scrive deluso.
Ultimo aggiornamento: 18:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA