Legge elettorale, alla Camera spuntano subito i franchi tiratori

Mercoledì 7 Giugno 2017
Legge elettorale, alla Camera spuntano subito i franchi tiratori

L'aula della Camera ha bocciato un emendamento di Mdp alla legge elettorale che avrebbe introdotto il voto disgiunto e le preferenze. M5s si è astenuto, provocando polemiche da parte dei gruppi che hanno sostenuto l'emendamento. «M5s è a favore del voto disgiunto ma non di emendamenti fatti per affossare tutto», ha spiegato Toninelli, che ha osservato come l'emendamento Mdp introduceva anche altri elementi nel testo. I no sono stati 322, i sì 124 e gli astenuti 82. 

Regge, per ora, alla Camera l'asse a quattro, Fi-Pd-Lega-M5S, sul Germanichellum alla prima prova dell'Aula. Ma il fronte del sì, dove spiccano molte assenze, non si presenta così compatto. Tanti i franchi tiratori, forse un centinaio. Nel pomeriggio, con scrutinio segreto, le pregiudiziali di costituzionalità sul Fianum sono state respinte con 310 voti contrari e 182 contrari. E proprio sulla quota 182 si sono concentrati i riflettori, visto che non si tratta di una cifra bassa, ma dimostra quanto sia granitico il 'muro del no'.

Gli alfaniani di Alternativa popolare che hanno presentato la pregiudiziale oltre a Mdp e Ci, esultano: «L'inciucellum scricchiola». Sergio Pizzolante, membro della segretaria poolitica del partito, non ha dubbi: «L'accordo tra Renzi Grillo Berlusconi e Salvini presenta le prime crepe». Maurizio Lupi, capogruppo del partito a Montecitorio, commenta: «Quota 182 certifica la palese incostituzionalità di questa legge denunciata più volte da noi. Il nostro obiettivo è migliorare un testo che appare evidentemente anticostituzionale».

Soddisfatti anche i fittiani di Dit per bocca di Nuccio Altieri: «Il grande inciucio comincia a scricchiolare e al primo voto già perde 90 parlamentari». Enrico Zanetti, segretario nazionale di Scelta civica, è preoccupato e lascia intendete che l'accordo a 4 possa traballare sul serio: «182 è un numero un pò altino, dovrebbe far riflettere. Noi agiremo sempre a viso aperto, non faremo certo ostruzionismo alla legge elettorale».Quota 182, insomma, suona come un pericoloso campanello d'allarme per i renziani, alimentato dalle voci sempre più insistenti di possibili 'brutti scherzì dei grillini al Senato, dove i numeri restano molto più ballerini.

Qualcuno, tra i sostenitori della pregiudiziale di incostituzionalità, mette in guardia dal rischio di 'incidentè già alla Camera nelle prossime ore e invita a guardare con attenzione quanto accadrà sull'emendamento relativo alle preferenze.

Conti alla mano, alla Camera, almeno sulla carta, secondo i calcoli fatti da vari parlamentari tra i capannelli del Transatlantico, il 'Sì può contare sulla carta su circa 445 voti, mentre il fronte del No potrebbe arrivare al massimo a 50 voti in più degli attuali 182.

Ultimo aggiornamento: 19:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA