Sottosegretari e viceministri, tempi lunghi e tensioni M5S-Lega

Lunedì 4 Giugno 2018
ROMA Sottosegretari, deleghe strategiche, capi di gabinetto, uffici legislativi, tecnici e portavoce: sono quarantatre posti che la nuova maggioranza gialloverde si appresta a spartire con un occhio alle presidenze delle 28 commissioni permanenti, più le bicamerali come la Vigilanza Rai, l'Antimafia e il Copasir. E a cui vanno aggiunti ruoli chiave come quelli dei capi di gabinetto nei singoli ministeri, la questione di deleghe delicate come l'editoria o i Servizi segreti nonché la partita delle nomine ai vertici delle società pubbliche che vedono in cima alla lista delle priorità il rinnovo del Cda della Rai ed i vertici di Cdp. Molti di questi incarichi il nuovo governo «politico» intenderebbe affidarli a persone di provata affidabilità e di provenienza parlamentare, operazione che si scontra tuttavia con i numeri 'risicatì che la maggioranza pentaleghista ha in Senato. Una maggioranza precaria che già deve scontare il dirottamento in ruoli di governo di 2 senatori del Movimento e tre della Lega, che consiglierebbe di non sguarnire ulteriormente palazzo Madama. Anche a questi fini, si nota in ambienti della maggioranza, «risulterà poi dirimente il comportamento sulla fiducia di FdI, per capire se i suoi componenti potranno ricoprire incarichi destinati all'opposizione o alla maggioranza dato che il voto di astensione non è considerato contrario». Intanto, nonostante l'ottica del governo entrante sia di spoil system, alcune conferme soprattutto nei ministeri ci saranno. Al Mise potrebbe far ritorno Vito Cozzoli, oggi a capo del Servizio di sicurezza della Camera ed ex capo di Gabinetto con la ministra Guidi, così come sulla poltrona da segretario generale di Palazzo Chigi potrebbe tonare a sedersi Vincenzo Fortunato, ex braccio destro del ministro Tremonti. E se è vero che il neo ministro della Giustizia Bonafede smentisce perfino contatti telefonici, alcuni rumors danno i pm Piercarlo Davigo o Nino Di Matteo in lizza per le prossime nomine a via Arenula. Il primo appuntamento sarà comunque in Parlamento con l'elezione dei nuovi capigruppo giallo-verdi: per la Lega al Senato in pole è Candiani mentre alla Camera potrebbe toccare a Molteni che corre però anche per la presidenza della commissione Giustizia. A rappresentare i pentastellati, che decideranno domani sera in assemblea congiunta dei gruppi, ci sarebbero in pole i vicari Laura Castelli e Vincenzo Crimi. La partita non è però chiusa e si intreccia con quella dei sottosegretari: i 5S ambirebbero a incassare proprio per Crimi la delega ai servizi, ora nelle mani del premier Giuseppe Conte, per la quale è in pole anche il leghista e Sottosegretario a Chigi Giorgetti. Ci sono poi le bicamerali per le quali è in pole position il senatore 5 Stelle Nicola Morra all'antimafia. Il parlamentare calabrese l'avrebbe spuntata sul collega Michele Giarrusso che ambiva a quella carica. La Vigilanza Rai dovrebbe andare invece all'opposizione e in corsa per Fi si parla di Maurizio Gasparri e di Paolo Romani mentre al Pd andrebbe il Comitato parlamentare per la sicurezza destinato a Lorenzo Guerini. M5S e Lega dovranno dividersi anche le presidenze di tutte le altre commissioni permanenti: alla Bilancio della Camera potrebbero arrivare i grillini D'Inca, molto vicino a Di Maio, (in alternativa si fa il nome di Castelli ma anche il leghista Borghi la reclama) mentre al Senato è in lizza il leghista ed economista Bagnai. C'è poi la questione delle deleghe: quella alle Tlc ad esempio, Di Maio vorrebbe tenersela ma alla fine invece potrebbe essere affidata a un leghista come Siri, da sempre in buoni rapporti con Forza Italia. Quanto all'editoria non è escluso che la delega possa passare in capo al ministro dei Beni Culturali. Restando a palazzo Chigi, è da decidere anche il ruolo di portavoce del premier, per il quale resta in pole il responsabile della comunicazione M5s Rocco Casalino. In via di rinnovo anche il ruolo di segretario generale ora affidato a Paolo Aquilanti e quello di consigliere diplomatico
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