Consultazioni che sono comizi. La delegazione del Pd esce dallo studio di Mattarella e il reggente dem Martina sembra in campagna elettorale contro i 5 stelle: "Noi abbiamo soluzioni realistiche, altri illudono su tutto". Poi tocca a Berlusconi e lo spartito è simile: "No al pauperismo, al giustizialismo e all'improvvisazione al governo". Anche se nel caso suo non c'è la voglia di urne ma la voglia di intesa con il Pd, molto evidente. E Salvini? Parla, ripete la sua posizione su un governo che deve partire dal centrodestra ma pensa anche lui al voto. Quello politico lo vorrebbe non tardi, quello regionale (Molise e Friuli) e quello amministrativo ci sarà tra fine marzo e giugno. Salvini già gode e Silvio già trema.
Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 11:45
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