Giuseppe Conte, l'identikit in 15 parole

Mercoledì 23 Maggio 2018 di Mario Ajello
Giuseppe Conte, l'identikit in 15 parole
Quindici parole, un identikit, quello di Giuseppe Conte.

Avvocato. Anzi, avvocatissimo. Studio molto avvisto, professionista remunerato con studio a Roma in piazza Cairoli 6, e in più professore di Diritto civile a Firenze. "Ho sempre studiato tanto, questa la chiave del successo", dice così ma non è un tipo borioso.

Curriculum. La vicenda del curriculum gonfiato è nota. Evidentemente non ha contato agli occhi del Colle.




Dimissioni. Quando è stato indicato da Di Maio come possibile ministro della Funzione Pubblica ha lasciato i vari incarichi. Anche se non era cosa dovuta. Gli viene riconosciuta questa iper-correttezza.

Esecutore. "Non sarò un mero esecutore" assicura.



Famiglia. Una ex moglie, un'attuale fidanzata, entrambe belle donne. Più un figlio di dieci anni. A scuola lo accompagna lui, quando non è a Firenze.

Garantista.  Così lo descrivono gli amici. Questo potrebbe creargli problemi con M5S e Lega.

Leader. Lo diventerà? Non ha mai avuto esperienze politiche, ma il tipo è  sveglio e potrebbe riservare sorprese.

Mediatore. Nella professione ha dimostrato di esserlo. La fatica di mediare tra partiti, e tra i partiti e il Capo dello Stato, sarà faticosissima.

Notorietà. Fuori dall'ambito professionale, zero.

Opportunità. "Mi è stata data una grande opportunità".

Puglia. Pugliese di nascita, fiorentino d'adozione accademica, vive a Roma.



Riservatezza. È un tipo riservato anche nelle frequentazioni amicali. "Ma quando lo conosci meglio, si apre", assicurano gli amici. 

Tosto. Di Maio lo presenta così: "È un tipo tosto". Ma dice anche: "È un amico del popolo". Ma il suo look non somiglia a quello di Marat e il gilet, la  cravatta, i gemelli al polso e il vestito impeccabile  non gli danno un aspetto da rivoluzionario.



Vedute. Poi da democrat che da grillino.

Zero. Il suo anti-europeismo è pari a zero. Riuscirà ad andare d'accordo con il (probabile) suo ministro più importante, il professor Savona sempre critico sull'Europa e sulla Germania?

 
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