Di Battista: Mattarella mente sul Tesoro. Alle elezioni mi candido, spero Di Maio premier

Lunedì 28 Maggio 2018
Di Battista: Mattarella mente sul Tesoro. Alle elezioni mi candido, spero Di Maio premier
«Il Colle mente». Alessandro Di Battista ospite a Otto e mezzo tiene il punto sui due nomi , Bagnai e Siri, che Di Maio sostiene di aver fornito al Quirinale come alternativa a Paolo Savona. Un dettaglio che la Presidenza della Repubblica ha smentito seccamente

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Scontro con il Colle

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«Ho sentito Salvini» e nei giorni scorsi «abbiamo deciso anche di avanzare altri due nomi oltre a quello di Savona, quelli di Bagnai e Siri. Se il Quirinale smentisce vuol dire che il Quirinale mente, potrò essere anche accusato di vilipendio», dice Di Battista che aggiunge: «Se Salvini non chiedesse» l'impeachment «si dimostrerebbe pavido».

«È prematuro» parlare di un'alleanza con la Lega in vista del voto ma in «certe battaglie ritengo la Lega più affidabile del Pd». Di Battista torna poi sul «no» del Colle a Paolo Savona. Se «il presidente della Repubblica si prende libertà che non gli sono consentite credo che questo vada oltre le sue prerogative», afferma assicurando che il M5S «non vuole uscire dall'euro».


In caso di ritorno al voto «sono pronto a ricandidarmi. Mi presenterò alla Camera». Se sarà Di Maio il candidato premier? «Me lo auguro. La forza del M5S sta anche in questo legame indissolubile che abbiamo io e lui».

Di Battista domani partirà per un lungo periodo in America:
«Ma tornerò non appena ci dovesse essere bisogno di me», ha detto su Facebook. «Ieri ho parlato con Luigi ( Di Maio, ndr) e gli ho detto tutto questo. Difficilmente si voterà prima dell'estate ma non appena ci dovesse essere una data certa tornerò in Italia perché voglio insegnare a mio figlio ad essere libero ma anche a credere e lottare per le proprie idee».

«Ieri sera avrei voluto pubblicare questa foto. L'ha scattata Sahra, la mia compagna, nel salotto di casa. Sono scatoloni e in alto a destra c'è colui che ci ha rivoluzionato la vita. Questo abbiamo fatto ieri prima che la situazione politica precipitasse: scatoloni su scatoloni. Abbiamo lasciato casa e abbiamo fatto gli zaini. Quello di Andrea, piccolino, ce l'ha regalato Luigi per il suo battesimo. Ogni volta che guardo mio figlio mi viene voglia di lottare e mi viene ancor più voglia di dare spazio alla mia libertà. Domani mattina la famiglia Di Battista partirà, il biglietto è fatto e abbiamo pensato alle prime tappe. Abbiamo anche scelto il nome del progetto che faremo per ILOFT: »L'orizzonte lontano«. Forse solo uscendo per un pò dalla città si riesce a vedere l'altezza delle sue torri. Per un pò...», è l'incipit del post di Di Battista che pubblica la foto dei bagagli fatti per la partenza con il figlio seduto su uno scatolone. «Potete crederci o meno ma avevo altri piani per la mia vita. Non ho mai pensato di ricandidarmi prima di l'altro ieri. Al contrario pensavo di poter fare »Politica« attiva ma fuori dalla Istituzioni: studiando, scrivendo, suggerendo idee e proposte. Poi, ancora una volta, alcuni ipocriti che hanno l'arroganza di sentirsi gli unici in diritto di gestire le nostre vite mi hanno fatto cambiare idea», sottolinea. 
Ultimo aggiornamento: 21:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA