Manovra, maggioranza apre a Mdp. Ok Senato ad aggiornamento Def

Mercoledì 4 Ottobre 2017
Bersani e Pisapia (Ansa)

Mdp non cambia il suo punto di vista sulla nota di aggiornamento al Def e parla di segnale politico per la maggioranza. Dal premier Paolo Gentoiloni arriva il monito alla responsabilità di governo e parlamento di non dilapidare i risultati raggiunti e collaborare anche da punti di vista diversi. E mentre dalla maggioranza arriva la richiesta di rivedere gradualmente il meccanismo del superticket (e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan osserva che il sistema sanitario è l'ambito in cui andranno valutate misure di miglioramento), Giuliano Pisapia attacca Massimo D'Alema ritenendolo divisivo e gli suggerisce di fare un passo di lato.

«Il Senato approva il quadro economico-finanziario della prossima legge di bilancio. Un voto all'insegna di responsabilità e stabilità», scrive su Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. L'Aula del Senato ha dato il via libera allo scostamento di bilancio, richiesto dal governo con la nota di aggiornamento al Def, che fissa l'aggiustamento strutturale per il 2018 allo 0,3%. I sì sono stati 181, compreso Mdp,  e 107 i contrari. Subito dopo, come annunciato senza il voto di Mdp e anche grazie al sì dei verdiniani ha ottenuto il via libera del Senato anche la risoluzione di maggioranza alla nota di aggiornamento al Def. I sì sono stati 164, 108 i voti contrari e un solo astenuto.

«Se guardiamo i dati e i numeri vediamo che la maggioranza è molto solida, lo scostamento ha visto più di 180 voti favorevoli e anche la risoluzione al Def, che Mdp non ha votato, ha avuto una maggioranza amplissima». Così Matteo Renzi, a Studio Aperto, definisce il «governo solido» e invita «nel merito a portare a casa i risultati, continuando ad abbassare le tasse, ad aumentare i posti di lavoro dopo i 978mila già raggiunti, a dare una mano a chi non ce la fa».

Previsto e annunciato, si è consumato dunque oggi in Senato lo strappo di Bersani e D'Alema. Mdp di fatto lascia la maggioranza e passa, come si diceva ai tempi della Prima Repubblica, all'appoggio esterno: il viceministro all'Interno, Bubbico, si è dimesso ieri per manifestare plasticamente il distacco da maggioranza e governo.
Il casus belli ufficiale è la manovra economica: Gentiloni non avrebbe dato rassicurazioni sufficienti sull'abolizione dei superticket sanitari e su misure contro la povertà. La vera ragione: lo scontro sulla legge elettorale (il Rosatellum-bis) che Matteo Renzi sta cercando di approvare insieme a Forza Italia, Lega, Ap.

La maggioranza comunque ha mandato segnali di apertura a Mdp sui superticket. «Rivedere gradualmente il meccanismo del cosiddetto super ticket al fine di contenere i costi per gli assistiti che si rivolgono al sistema pubblico». È uno degli impegni che la maggioranza chiede al governo nella risoluzione sulla nota di aggiornamento al Def. Nel triennio 2018-2020 la risoluzione chiede «un complesso di interventi in materia sanitaria» compreso un incremento delle risorse in conto capitale per gli investimenti in sanità. 

Aperture che non sono bastate a Mdp. «Continueremo a batterci per avere risposte nel corso della legge di bilancio ed è su queste risposte che orienteremo il nostro voto anche su quella legge», ha detto la capogruppo Mdp in Senato Cecilia Guerra in Aula, ribadendo la richiesta di abolire i superticket. «Ma scrivere questi obiettivi nelle risoluzioni non basta» e dal governo non sono arrivati segnali veri.

Gli ex dem in tarda mattinata come previsto hanno votato a favore della nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Def) per evitare la crisi di governo e lo scatto delle clausole di salvaguardia che porterebbe l'Iva al 25%. Per far passare il provvedimento serviva infatti la maggioranza assoluta: 161 voti. Subito dopo, però, i fuoriusciti del Pd hanno lasciato l'aula e non hanno votato la relazione che accompagna il Def per manifestare il loro dissenso dalle scelte economiche del governo. E per sancire il passaggio all'appoggio esterno.

Lo strappo di Mdp? «Un fatto politico che dobbiamo sottolineare per la sua gravità, in un momento in cui stiamo facendo tanto per l'occupazione», ha detto il responsabile della comunicazione del Pd, Matteo Richetti, in diretta Facebook, a 'Ore 9'. «Non è solo una cosa tecnica - ha aggiunto Richetti - . Non possiamo nasconderci dietro un dito, ci sono buone notizie sull'economia, che hanno tenuto insieme finora il centrosinistra».



 

Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA